Higuain nuovamente titolare a Bergamo: il Pipita è tornato e non vuole più fermarsi

Il pallone della tripletta al Verona portato a casa e gelosamente custodito. Tre gol speciali per Higuain, quelli che hanno finalmente interrotto il suo digiuno in campionato che durava da sette mesi. Esattamente da un’altra tripletta, segnata ad aprile scorso alla Lazio. Una sfida a distanza con un altro argentino, Denis, che da ex ha sempre fatto malissimo al Napoli, ben cinque reti. Gonzalo si è rimesso prepotentemente in corsa, una tripletta per recuperare il ritardo e dimezzare il distacco dal capocannoniere di serie A, il suo compagno di squadra Callejon a quota sette. Lo attende un tour de force con il Napoli, quattro partite in dieci giorni, difficile pensare che Benitez possa escluderlo. Poi di nuovo l’Argentina: il Pipita è stato convocato dal Tata Martino per la doppia amichevole contro la Croazia e il Portogallo.

Un leone in gabbia, così lo aveva definito Benitez per spiegare con una metafora il suo momento di difficoltà per l’astinenza da gol. Dopo la tripletta al Verona il tecnico spagnolo ha usato una nuova metafora:”Ora rimettiamolo in gabbia…“. Il Pipita pronto ad uscire dalla gabbia anche stasera a Bergamo e tirare fuori la rabbia e l’intensità per segnare ancora e trascinare il Napoli. L’Atalanta, poi la Roma: due partite in tre giorni, la possibilità per gli azzurri di riavvicinarsi nelle zone alte della classifica. La voglia matta di Gonzalo di trascinare la squadra e di riportarla in alta quota con i suoi gol. Al primo anno napoletano ne ha segnati 17 in campionato, 24 in totale. In questa stagione è a sei, trenta gol con la maglia del Napoli e la convinzione di poterne segnare ancora tanti.

Spezzato il sortilegio, il digiuno di sette partite in questa stagione, i tanti gol sfiorati, il rigore contro il Chievo Verona parato da Bardi. Il nervosismo in campo perla rete che non arrivava e per i risultati negativi della squadra. Contro il Verona la svolta, la tripletta della liberazione, la partita perfetta. Ora la voglia di conferma contro l’Atalanta, una squadra ostica nelle ultime stagioni. L’anno scorso sostituì Zapata nel secondo tempo e naufragò con la squadra. Un motivo in più per fare la differenza stasera e trascinare il Napoli verso un’altra vittoria alla vigilia del match attesissimo contro la Roma.

Fonte: Il Mattino

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