Sette partite in ventuno giorni: contro lo Slovan spazio a Jorginho

Avanti un altro: c’è anche Jorginho, ha gamba, corsa per accentuare il turn-over in corsa e soprattutto ora è disponibile per la gara di giovedì a Bratislava e, volendo, anche per quella di domenica sera con il Torino. Avanti un altro, certo: perché sette partite in ventuno giorni poi torneranno più in là e serviranno tutti ma proprio tutti per continuare a far la rotazione, a cambiare quello che serve, ad accendere o spegnere le polemiche tra le varie correnti di pensiero, comunque a lasciare a Rafa Benitez la possibilità di intervenire. Strano ma vero: a Reggio Emilia restano fuori quelli che sono stati i due titolari dell’ultimo semestre del Napoli, Jorginho ed Inler, la mente & la mente; ed hanno giocato David Lopez e Gargano, gli ultimi arrivati ed il il reintegrato, dunque il braccio & il braccio. Però adesso si entra in una nuova settimana intensa, si gioca tra tre giorni e poi dopo altri tre si rigioca e dunque qualcosa bisogna inventarsi. Per cominciare, c’è anche Jorginho, ma c’è anche Ghoulam e magari verrà anche il momento di Mesto, che non ha ancora avuto chanches autentiche per dimostrare di aver meritato il rinnovo: dunque si arricchisce la forza fisica sulla corsia ed anche quella in mezzo e quindi c’è un organico maggiormente ampio, allargatosi all’improvviso anche altrove.

A centrocampo, di nuovo dentro De Guzman, per far rifiatare Hamsik; ed in attacco, sempre maggior fiducia in Duvan Zapata, che ha avvicendato Higuain. Ma aspettando anche Michu e comunque un De Guzman che sia più vicino agli standard del Napoli, Benitez si prende quel Jorginho che deve ancora tornare ai livelli del suo avvento. Ma almeno adesso è tornato ed a Bratislava, chissà…

Fonte: Corriere dello Sport

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