13 aprile 2008, primo anno di serie A per il Napoli dopo la scalata dalla C causa fallimento.
Allo Stadio San Paolo, ore 15, va in scena Napoli-Atalanta, match fondamentale per gli azzurri, vogliosi di vendicare il 5-1 subíto all’andata e che con una vittoria potrebbero guardare all’Europa con più ottimismo.
Tra i pali per gli azzurri si rivede Gennaro Iezzo dopo lo stop di due mesi causa infortunio al ginocchio e per gli orobici Manfredini prende il posto dello squalificato Doni.
La partita è molto equilibrata fra le due squadre con il Napoli che pare ci creda di più rispetto agli avversari, ma la palla non entra, si va al riposo a reti bianche.
Al 5′ del secondo tempo Gargano impegna Coppola con un destro molto angolato. Il portiere bergamasco si ripete sul tiro cross di Mannini, deviando la sfera in angolo.
Al 17′ Lavezzi viene anticipato dal portiere nerazzurro di un soffio, il gol è nell’aria. Un minuto dopo il Pocho ci riprova e Coppola si fa trovare nuovamente pronto ma non può nulla sul tap-in a botta sicura di Hamsik, vantaggio meritato.
Il Napoli vuole chiuderla e ci riesce: al 20′ “El Pampa” Sosa sulla sinistra mette un cross con Lavezzi che in scivolata (probabilmente colpendo anche di braccio) chiude la partita, 2-0.
Gli ultimi minuti sono un monologo partenopeo: più volte gli azzurri vanno vicini al tris specie con Sosa che a tu per tu con il portiere calcia il pallone in Curva.
Fischio finale e il Napoli sale ancora in classifica: ora l’intertoto non è più utopia.
