Repubblica: “Udine-Genk, Ancelotti si gioca tutto. Un solo allenatore in pole per sostituirlo”

I contatti non si sono mai interrotti. Lo smartphone di Carlo Ancelotti è squillato anche mercoledì sera, mentre era a cena con la squadra nel ritiro al centro tecnico di Castel Volturno. Il presidente Aurelio De Laurentiis gli ha telefonato per chiedergli conto dell’ umore della squadra. Il numero uno del Napoli ha anche voluto rassicurare l’ allenatore sulle tante voci degli ultimi giorni. La stima è rimasta intatta, ma nel calcio contano i risultati e il Napoli è finito nel vortice della crisi dalla notte di Salisburgo: il 3- 2 in Champions alla Red Bull Arena del 23 ottobre poteva rappresentare una svolta positiva, ma ha creato un vortice negativo, da cui gli azzurri non riescono più ad uscire. Nelle ultime otto partite 6 pareggi e 2 sconfitte, un ruolino di marcia che mal si concilia con le ambizioni di vertice. Il quarto posto è diventato lontanissimo: il – 8 nei confronti di Cagliari e Roma è un fardello pesante e quindi la sterzata è necessaria. Carlo Ancelotti ha tentato pure la strada del ritiro per ottenere le risposte necessarie da un gruppo sfilacciato. L’ ultimo esempio è stato il compleanno di Maksimovic, organizzato dal difensore martedì sera: invito raccolto soltanto da sei compagni di squadra e disertato pure dallo staff tecnico.

L’ allenatore del Napoli dovrà dimostrare di essere riuscito a ricomporre i cocci domani sera al Friuli, crocevia fondamentale della sua esperienza sulla panchina azzurra. La considerazione di De Laurentiis non è in discussione, ma il presidente deve prendere atto della crisi e senza l’ inversione di tendenza sarà costretto a decisioni drastiche. L’ esonero non è più una chimera, ma una possibilità che potrebbe concretizzarsi se le prossime due partite dovessero andar male. Udinese e Genk rappresentano l’ ultima spiaggia per Carlo Ancelotti. Il club vuole un segnale chiaro che dovrà coincidere con due vittorie. La qualificazione agli ottavi di Champions non salverà Carletto qualora dovesse arrivare con un pareggio striminzito contro la squadra belga. La serie negativa andrà interrotta e l’ appuntamento con l’ Udinese è decisivo per valutare lo stato di salute dello spogliatoio. Ancelotti ha provato a correre ai ripari con il confronto di lunedì. Si è dedicato molto alla preparazione del match con una vera e propria full immersion tattica, proprio come richiesto dalla squadra. Le scelte finali ovviamente competono a lui (è orientato verso la conferma del 4-4-2) e poi ne risponderà in base ai risultati. Se dovessero essere negativi, De Laurentiis interverrebbe senza indugio perché non può abdicare già a dicembre dalla lotta per la Champions League, traguardo quasi vitale per le ambizioni future del Napoli.

L’ interruzione del rapporto con Ancelotti non è legato da alcuna clausola (quella da 500mila euro scatta solo in estate) ma ovviamente le parti dovranno trovare un accordo. L’ ipotesi Gattuso è sempre in pole position come possibile sostituto, ma novità in tal senso ci saranno soltanto la prossima settimana. Udinese e Genk, Carlo Ancelotti si gioca il suo futuro in 180 minuti.

Fonte: Repubblica

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