CorSport: “Napoli non lascia da solo il Napoli. Prevista un’onda azzurra al San Paolo contro il Chievo”

Rimborsi tifosi
Rimborso tifosi

Quanti sono? Ma – e chi l’avrebbe detto? – già più di quelli che si sospettavano potessero esserci domenica: è un’onda pure questa anomala e si è (virtualmente) lanciata verso il San Paolo assai prima del sabato grigio di Reggio Emilia, c’è chi ha preso al balzo l’invito del Napoli – ed ha provveduto a riempire la parte superiore delle due curve (10 euro) e dei distinti (20 euro) – e chi invece ha semnplicemente rispettato un rito. Però ce n’è quanto basta per sospettare che stavolta la soglia dei quarantamila verrà (concretamente) superata. E’ da un po’ che non succede, l’ultima volta fu contro la Sampdoria, il 23 dicembre (48.434), ma ora che ne restano quattro e bisogna provarci assieme, la risposta è in controtendenza con le abitudini.

MANO TESA. Il Napoli ci ha provato abbattendo il costo dei biglietti (la Posillipo, il settore più costoso, a 60 euro; la Nidia a 40; la Family, un genitore e un under 12, a 20), il resto è avvenuto spontaneamente e all’oscuro della secchiata gelida del «Mapei Stadium», che qualcosa rischia di togliere. Però le statistiche, si direbbe la tendenza, ribadiscono anche altro: contro il Genoa, furono soltanto 30.059 spettatori; e neanche con la Roma, una delle partitissime interne del girone di ritorno, la soglia dei quarantamila è stata oltrepassata (39.310), né con la Lazio, altra sfida di richiamo della fase discendente della stagione, anzi: 32.490. Peggio è andata con le coppe: l’Europa League, da sempre ritenuto un fastidio e quest’anno eletto a ruolo di ostacolo verso il «sogno», ne ha convocati, per il Lipsia, semplicemente 14.544.

I MOTIVI. Il costo della vita, e ci mancherebbe, ha dato un taglio alle spese; ma le televisioni hanno tolto altro ed hanno spinto a preferire la poltrona: però Napoli s’è staccata progressivamente dal San Paolo, non esattamente un luogo confortevole ed invitante, pure nelle sere di richiamo (con il Manchester City, ad esempio, 44.483, tanti ma non tantissimi per un appuntamento elitario). E nell’anno in cui la corsa allo scudetto ha avuto un senso, ed ancora ne ha, pure quella che pareva un’eccezione è divenuta una regola: però quando mancano otto gare alla fine e quattro si giocheranno al San Paolo (il Chievo, l’Udinese nel turno infrasettimanale, il Torino e il Crotone nell’ultima stagionale), s’è registrata un’impennata netta. E’ un segnale, un cenno di fiducia.

Fonte: Corriere dello Sport

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