Careca: “Il Napoli deve tornare a festeggiare! Chiedo al presidente di diventare più tifoso della storia del Napoli. Io in società? E’ difficile”

Una serata all’insegna del calcio ieri al Nettuno, locale di Torre Annunziata, che ha avuto come ospite una stella del Napoli di Maradona: Antonio Careca, il quale ha raggiunto la cittadina napoletana per fare uno stage ai ragazzi nati tra il 2003 e 2009.
Un’emozione per grandi e piccini, quest’ultimi – pur non avendolo vissuto – avranno sentito parlare delle gesta di questo campione e di tutta la squadra innumerevoli volte.

L’ex numero 9 per eccellenza si è concesso ai microfoni di varie testate giornalistiche, compresa MondoNapoli. Ecco quanto riportato dalla nostra redazione:

Stai lavorando con i giovani adesso, che sensazioni stai provando?“Per lavorare con loro usiamo una metodologia differente in Brasile rispetto all’Italia, mi piace lavorare con i bambini dal potenziale molto grande”

Quando il Napoli ha vinto cosa succedeva? “La città si fermava quasi un mese per festeggiare, purtroppo è passato già un po’ di tempo. Il Napoli, nonostante diversi secondi e terzi posti, non ha mai provato a vincere e mi auguro che il presidente possa amare di più la storia di questo club, cercando di investire di più per i tifosi”

Nel Napoli c’è un giovane brasiliano, Leandrinho, lo conosci? “Deve ancora imparare tantissimo, ma ha qualità”

De Laurentiis ti ha chiamato per qualche giovane brasiliano? “No, mai. Sono sempre a disposizione del Napoli gratuitamente e se posso fare qualcosa, ne sarei felice”

Ti piacerebbe avere un ruolo nella società, magari anche nella Primavera visto che ami i ragazzi? “Non mi vedo molto a lavorare in società, con i bambini sì, ma è difficile. Il presidente è comunque competente”

Cosa manca alla squadra per vincere lo scudetto? “La squadra è abbastanza pronta, ma chiedo al presidente di diventare più tifoso della squadra”

C’è un attaccante che definisci il nuovo Careca? “C’è Neymar che mi piace tantissimo, è cresciuto da quando è andato al Barcellona, anche se il ruolo è abbastanza differente dal mio”

Mertens ti assomiglia? “No, per niente!”

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