Pensavano fosse guerra, invece è indifferenza

Sarà una guerra” dicevano ed invece non è stata.
Ieri Napoli si è presentata come al solito trafficata e caotica, ma non certo per la Juve. Di sabato sera turisti e cittadini hanno preferito invadere le strade partenopee per divertirsi piuttosto che aspettare gli avversari fuori al Parker’s Hotel.

Higuaìn e company, dunque, sono stati circondati da forze dell’ordine, fotografi e qualche curioso che, per caso o no, si trovava fuori l’albergo.
Per taluno, forse, è stata una delusione non vedere il folclore che invece ci si aspettava. Un’indifferenza quasi totale, macchiata qua e là da qualche coro rivolto al pullman dei torinesi “mascherato” di rosso, blu e bianco. Nulla di eclatante, dunque, in una Napoli che si è svegliata in fermento per la gara di stasera, per incitare gli azzurri, si intende, dopo due settimane di stop per le nazionali.

Finanche gli ultras della curva B hanno invitato i presenti allo stadio ad evitare di dare eccessiva importanza al numero 9 e, in generale, agli avversari.
L’azzurro dovrà trionfare, anche in una giornata coperta da nubi, per dare una lezione ai tanti che già sguazzavano gridando allo scandalo.
Ed invece niente, una beffa per quelli che immaginavano scene da Odissea.
Uno a zero palla al centro: Napoli va in vantaggio già così.

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