RILEGGI LIVE – ADL: “Ci vediamo l’8 luglio con la presentazione di Luciano Spalletti! Su Insigne ed il mercato dico questo”

17.55 – Termina la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis.

Il rinnovo di Mertens può ostacolare, per cifre, quello di Insigne? Sulle maglie quando ne sapremo di più?Per le maglie organizzeremo sicuramente una conferenza stampa con Emporio Armani. Conto di riuscire a far tutto per la settimana tra il 7 e il 15 agosto se per miracolo dovrei far prima, vi farò sapere. Mertens ha un altro anno di contratto e lui ed Insigne non sono relazionabili tra loro. Sarri fu bravissimo a trasformare centravanti il belga ed al momento non c’è nulla che lo leghi ad Insigne. Ripeto, tra un paio di giorni parlerò con Spalletti dei tagli e delle conferme. Successivamente provvederemo a capire se quello che ci siamo detti, è effettivamente realizzabile. Ad ogni modo ci vedremo l’8 luglio con Luciano Spalletti, appuntamento alle 15 a Castel Volturno“.

Non pensa che il VAR possa essere richiamato dalle squadre nelle situazioni più difficili?Sono anni che li richiedo senza essere ascoltato. Anche con la classe degli arbitri vale lo stesso discorso del centro di potere! Loro riescono a sindacare sulle scelte di tutti, decidendo le sorti dei team più amici ed anche quelle dei nemici. L’evoluzione del VAR si è visto adesso con gli Europei. Prima si aveva paura di andare a controllare, temendo di aver sbagliato. Adesso è il contrario, si aspetta sempre l’ok. La Federazione dovrebbe far partecipare solo squadre che hanno i conti ben quadrati ma non accadrà mai. Tra tre anni saremmo ancora indietro rispetto agli ultimi tre.

Il 25% della capienza negli stadi garantirà un certo numero dei tifosi, farà partirà la campagna abbonamenti? Ha pensato mai ad una partnership col Napoli Basket?Non ho mai pensato ad interagire col mondo del basket. Per quanto riguarda il 25% è una stupidata che non mi soddisfa. Il via deve partire da Draghi per ritardare la partenza del campionato ad un periodo di maggiore tranquillità. I soldi che ci perdiamo chi li restituisce? Non posso fare abbonamenti con il 25%, a Napoli è già molto complicata questa situazione“.

Ci sarà una svolta anche a Castel Volturno, soprattutto per il settore giovanile?Dico di si ma bisogna pensare che le priorità post-Covid sono nettamente cambiate rispetto a quelle di prime. Le infiltrazioni della malavita inoltre sul territorio campano, fanno si che le famiglie scelgano anche club meno blasonati ma del nord. Il mio amico Corsi, presidente dell’Empoli, fa del suo settore giovanile un grande gioiello per competere con le grandi. Quando comprai il Napoli al tribunale, non c’era alcun centro sportivo e nemmeno le magliette. Noi siamo partiti da zero ma non dimentichiamoci mai che dal primo anno di Serie A, ci qualificammo all’Intertoto! Siamo sempre saliti su con grande spinta, questo forse ci ha illuso tanto da pensare allo stadio di priorità o al grande settore giovanile. Vi assicuro comunque che i genitori non vedono di buon occhio un futuro dei loro figli in Campania“.

Come si fa a non far diventare un ossimoro quanto detto prima? Champions e far quadrare i conti è realmente possibile?Una parziale risposto l’ho data prima. Se avessimo valorizzato di più i calciatori che hanno giocato solo cinque minuti a partita, magari avremmo avuto altra valutazioni su determinati profili. Ci sentiremo io e Luciano e cercheremo di stare con due piedi in una scarpa. Bisognerà cedere per acquistare e vorrà dire fare un grandissimo sforzo dal punto di vista delle scelte. Mi reputo comunque un atleta di imprenditoria e so che ce la caveremo anche in questa situazione. Il Covid ci ha insegnato tantissimo! Ad esempio, dopo quello che è successo, ho visto che anche negli USA avevamo venduto pochissime maglie. Mi sono detto faremo da soli lo sponsor tecnico. Lavoreremo sodo, sponsor più blasonati ci mettono 18 mesi a prepararle, noi sudiamo giorno e notte per riuscirci. Ci rimetteremo anche dei soldi se serve ma è importante dare una svolta“.

Qual è la sua opinione sul caso Salernitana?E’ difficile dare un giudizio schierandosi da una parte o dall’altra. In questa situazione è difficile stabilire quanto centri il tornaconto personale o altre falle nel regolamento. Se si va in Serie A con due squadre, c’è quella diatriba sul rapporto di parentela che diventa un problema. Mantenere una quota di minoranza su un club che sale nella massima serie, è una situazione che giuridicamente non è mai stata esaminata. Andava tutto analizzato prima, non all’ultimo momento“.

Dopo Napoli-Verona, non avrebbe potuto mandare un tesserato a chiedere scusa ai tifosi?Le scuse ai tifosi posso farle solo io! Inviare un tesserato per me sarebbe stato sintomo di una situazione pilotata. Faccio le mie scuse a tutti, quelli che mi amano e quelli che mi odiano, i tifosi hanno sempre ragione anche se loro vogliono vincere senza voler sentir ragione. Il silenzio stampa, come ho già detto, l’ho messo dopo aver sentito delle cose inappropriate per tutelare i rapporti tra la squadra, lo staff e i tifosi. Togliere il silenzio stampa dopo Napoli-Verona sarebbe voluto dire assediare Gattuso. Per questo penso di essere stati coerente. Se avessimo vinto la situazione sarebbe stata diversa. Insieme gli avrei letto d’avanti a tutti il messaggio che avevo preparato, voi avreste fatto le vostre domande ma sarebbe completamente di diverso“.

17:15Qual è l’obiettivo per la prossima stagione?Bisogna far quadrare assolutamente i conti e cercare di tornare in Champions ad ogni costo“.

17:05Ha delle preoccupazioni circa l’ingresso della Mafia nel calcio, in un momento di così tanta difficoltà?Nel famoso libro, Calcio e Mafia, si afferma che il nostro sport è tutto corrotto. Girano ben 500 miliardi di euro al nero all’anno nel calcioscommesse! Tutto pilotato da Singapore per i maggiori campionati del mondo ma nessuno fa nulla. Con quei soldi si potrebbe far eleggere un Capo di Stato di qualche importante paese, pensate l’influenza che hanno sul calcio. Non dobbiamo pensare che con un calcio al pallone passi via tutto, non funziona così. Un’altra cosa che mi ha fatto arrabbiare come un matto è: come è possibile che con cinque cambi non si sia modificato nulla rispetto a quando ne avevamo tre. Ho ancora giocatori che fanno solo cinque minuti a partita. Tutti i calciatori, anche quelli portati a Napoli con investimenti importanti, vengono svalutati. In Italia i cambi penso che nessuno li sappia gestire bene. Il calcio è governato da persone anziane che non sono più vogliosi di rinnovare perché hanno paura del cambiamento. Anche la tattica per me è da rivedere, il calcio deve essere spettacolo“.

A quanti calciatori forti dovrà rinunciare?Vuole una spiegazione dalla squadra che pareggiò col Verona? “Sicuramente con i miei giovani ragazzi tratterrò questo argomento in una bella cena a Dimaro o a Castel Di Sangro, guardandoli negli occhi. Temo però che non avrò della risposte esaustive. Per il mercato bisogna parlare con Spalletti, capire chi tagliare ed in base alle cessioni poi fare i dovuti investimenti. Io e Luciano ci vedremo sicuramente venerdì alle 12:30 a Castel Volturno, sicuramente parleremo degli acquisti. Nessuno è incedibile per delle proposte appropriate ma magari facessero delle offerte faraoniche“.

16.55Tra Insigne e Mertens per chi farà il tifo?Ovviamente non posso non tifare per Lorenzo, da italiano“.

16.50Cosa è cambiato nell’addio a Gattuso dopo il pareggio contro il Verona?Con Nicola Lombardo lo avevamo preparato convinti di riuscire a prenderci la Champions. Al termine del match abbiamo deciso di renderlo più semplice togliendo delle parti. La sua missione a Napoli si sarebbe conclusa in qualsiasi caso, dato che avevo preso Gattuso soprattutto per coprire l’uscita di scena di Carlo Ancelotti. Con Mendes avevamo discusso anche del prolungamento di contratto ma non siamo riusciti a trovare un’intesa di massima. Mi è stato rimproverato sia il tweet di addio che i contatti con Spalletti ma non tornerei indietro. Io sono sicuro che anche Gattuso ne è uscito maturato da questa esperienza“.

16.40C’è qualcosa che non rifaresti nell’ultimo campionato?Per rimettere a posto l’aspetto economico, basterà vendere un giocatore? Forse non basterà soprattutto perchè dovrei vendere proprio quelli che hanno fatto aumentare il salariato del Napoli. Non possiamo più permettercelo! Il Covid ha fatto si che noi credessimo alle autorità, giocandoci un brutto scherzo. Un paio di acquisti non li avrei dovuti fare per via del Covid, avrei dovuto dirmi calma che tanto il campionato è falsato! Da grande ottimista quale sono invece ho investito troppi soldi e mentre lo facevo molti contratti di sponsorizzazione mi abbandonavano. La prossima volta devo partire dal presupposto che gli altri non ragionano come me, pensano a salvare se stessi. Dopo Verona-Napoli, dato che il mister non si sentiva in una forma perfetta e visto che i suoi interlocutori erano tutti ex calciatori, ho preferito che nessuno speculasse sulla situazione. Poi il silenzio stampa è durato più del dovuto. All’hotel Britannique a gennaio feci una riunione con lo staff e i calciatori dicendogli che gli avrei pagato lo stipendio in anticipo. Rino però sarebbe rimasto sicuramente. Per questo non ho mai voluto esonerare Gattuso ma l’ho visto per tanto tempo dolente e mi sono chiesto che cosa sarebbe accaduto se le cose fossero peggiorate. Con Benitez abbiamo un rapporto bellissimo! Mi ricordo ancora di quando facemmo il mercato insieme, non scorderò mai il suo grande temperamento e le sue decisioni. Il secondo anno ci lasciò per via della famiglia.

Quali problemi si ripercuoteranno sul Napoli vista il mancato approdo in Champions?Il Napoli al momento spende soldi che non fattura! Per questo bisognerà rivedere i bilanci visto che negli ultimi anni le spese degli azzurri si sono alzate particolarmente. Inoltre c’è un mercato straziato dai problemi economici per via del Covid, ho gente che fattura molto più di me ed ancora non ha finito di pagarmi. Non c’è un ridimensionamento ma una presa di coscienza che il budget va rivisto, altrimenti si rischia il fallimento. Al momento per rimetterci sui giusti binari bisogna tagliare le spese eccessive. Al momento è come se volessi fare un film sapendo di incassare meno dei soldi investiti, sarebbe fallimentare in partenza“.

Cosa si aspetta dal futuro con Spalletti e se sarà decisivo per il rinnovo di Insigne? Spalletti lo contattai molto tempo fa, anche prima di Sarri e Benitez. Contro di lui non è mai stato facile giocare ed anche la situazione che ha dovuto gestire nello spogliatoio senza dirigenza, merita tanto rispetto. Con Insigne non ci siamo mai visti, prima del campionato ci parleremo e poi sarà quel che sarà“.

16.30 Cosa ne pensa allora del Mondiale del 2022 che si disputerà in inverno?Non voglio offendere nessuno ma dissi all’epoca che quella è sicuramente la cazzata del secolo! Poi bisogna ammettere che prima del Covid ha una valenza diversa rispetto a quanto accaduto dopo. Anche le Olimpiadi sono state fatte e volevano mandare altri calciatori a Tokio, tipo Fabian Ruiz. Non è che non voglio mandarli ma le istituzioni ci tutelassero spostando l’inizio dei campionati, altrimenti li guardiamo in tv senza giocare una partita“.

A questo punto come andrà a finire con Juventus, Real Madrid e Barcellona?Dovrebbe prevalere il buon senso, sperando che tutti gli autori del problema ne possano discutere attorno ad un tavolo. Bisogna rispettare sia il concetto di sport che di società in quanto impresa“.

16.18Cosa ne pensa della Superlega? E’ vero che Florentino Perez l’ha invitata a partecipare?Non sono mai stato chiamato e non sono mai stato a favore della Superlega, nonostante facessi anche io il conto economico della situazione. Non penso che però un super torneo a 12 squadre abbia la capacità di rimigliorare l’economia del calcio. La reputo una gran cretinata! La mia soluzione l’ho già proposta, bisogna fare un campionato europeo più equilibrato. I cinque paesi che fatturano di più hanno la possibilità di permettersi i calciatori migliori. Queste hanno la possibilità di entrare in un campionato a se stante ma mai pensare solo a 12 elette! Avrei preferito però che fosse la Uefa a fare il primo passo verso questa situazione e non Perez“.

16.10Cosa è accaduto secondo lei in quel Napoli-Verona? Ha qualcosa da rimproverarsi o da rimproverare?La colpa la riconduco sempre al Covid, è da un anno che senza il tifo sembra di giocare in un acquario! Senza il dodicesimo uomo in campo è difficile per tutti, non solo per il Napoli. Senza la voce del popolo è facile per gli allenatori condurre il gioco. Non mi rimprovererei nulla! Ho fatto quello che ho potuto. Alla fine del primo tempo sono andato a suonare la carica negli spogliatoi. Al goal del pareggio però sono rimasto estremamente deluso. C’era però un dietro un campionato interamente giocato sul filo del rasoio, anche l’episodio del Cagliari ci ha molto turbato. Lo reputo assolutamente un campionato falsato, sia questo che la l’ultima metà dello scorso. Ancora oggi ci stiamo organizzando per un’intera stagione senza sapere se avremo il piacere dei tifosi allo stadio“.

16.00De Laurentiis prende subito la parola dopo il silenzio stampa: “Vi ringrazio di essere venuti! Il Covid ha portato tanti momenti difficili imprevisti. Avevo proposto di non programmare i Campionati Europei per quest’anno, i punti interrogativi erano troppi, soprattutto in merito alla presenza dei tifosi. Ci hanno creato dei problemi non da poco, senza riuscirci a tutelare. La finale a Londra, con quello che sta ancora accedendo, è l’emblema di quello che dico. E’ più importante giocare la partita che salvaguardare la salute del popolo. A Draghi farei una domanda: perché ti disinteressi completamente al mondo del calcio? Perché non convinci i tuoi colleghi a posticipare l’inizio dei campionati ad un momento in cui i vaccini ci daranno la giusta tranquillità? Nonostante l’importanza del nostro sport, per il Covid, abbiamo perso 1.5 miliardi! Dovremmo pensare a risanare i nostri bilanci in rosso, tutto per colpa del Coronavirus. Dobbiamo metterci d’accordo fare qualcosa. Caro Draghi ti scongiuro, c’è tanto da lavorare nel calcio e ci deve pensare il Governo!

15.45 – Dall’hotel St. Regis di Roma, luogo della conferenza, fanno sapere che l’intervista inizierà con un po’ di ritardo.

Dopo diversi mesi dall’ultima volta, precisamente dal 21 febbraio, Aurelio De Laurentiis torna a parlare in conferenza stampa! Tanti i temi da trattare: dall’addio di Gattuso alla scelta di Spalletti, dal mercato ai ritiri estivi di Dimaro e Castel Di Sangro. Il patron del Napoli risponderà alle domande dei giornalisti presenti alle ore 15:45. Segui la diretta testuale qui, su MondoNapoli!

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