Parola Chiave: CALMA

La sconfitta contro la Juventus ha alzato un polverone intorno al Napoli minando le certezze acquisite dalla squadra in quest’anno.

Troppe e tante parole lanciate da ogni dove nel post Napoli-Juventus. Accuse a destra amanca con tutti sul banco degli imputati. Eppure parliamo di una squadra, il Napoli, che ha perso in quattordici mesi appena tre partite e due contro la Juve. Questa è la prima sconfitta dell’anno in campionato dopo un ruolino di dodici vittorie e due pareggi. Il sorpasso dell’Inter di un punto vissuto come la fine di un sogno, quando invece si sono altre 23 giornate da disputare e un claendario da qui a fine anno che potrebbe sulla carta avvantaggiare gli azzurri. Per questo è il caso di predicare la CALMA per tutto l’ambiente Napoli e la scelta della parola chiave di questa settimana è ricaduta proprio su questo sostantivo.

C come Core ‘ngrato. Ancora lui a punire gli azzurri. Cinque gare e cinque gol per Gonzalo Higuain. La legge dell’ex colpisce ancora, dopo una settimana di passione che sembrava non lo avrebbe visto protagonista del big match della quindicesima giornata. Ormai l’appellativo caro a Jose Altafini negli anni settanta, è passato tutto al Pipita che quando vede il Napoli si scatena come un toro di fronte ad un drappo rosso.

A come Attrito. Le dichiarazioni a fine gara di Sarri hanno acceso l’opinione pubblica. Un attacco simultaneo alla società per le scelte di Marketing, in merito alla maglia Karbon e all’area tecnica per aver scelto Ounas come spacca partite quando, parole del mister, “ non è che avesse fatto un’annata decente a Bordeaux”. La speranza è che fosse un modo per sparigliare le carte dopo una gara molto tesa o un appello affinché a Gennaio qualcosa si muova. Propendiamo per la seconda….ma forse il momento non era opportuno.

L come Lucidità. Quella che è mancata agli attaccanti azzurri. Lo ha ammesso anche Sarri a fine gara che i suoi tre folletti in avanti sono in un periodo appannato. Certo è che neppure il resto della squadra è apparsa molto lucida non riuscendo a sfruttare l’enorme possesso palla per rendersi pericolosa contro la linea maginot messa da Allegri davanti alla sua area di rigore. Verranno tempi migliori per il trio delle meraviglie ma….forse sarebbe il caso di preparare qualche alternativa “fatta in casa” per sbloccare gare di questo tipo.

M come Maggio. Il mese che deciderà la stagione. Il Napoli deve pensare ad arrivare in quel momento nel miglior modo possibile. Lo sprint di primavera sarà decisivo visti i distacchi ridotti tra le prime quattro della classifica. L’alternanza in vetta siamo certi che sarà continua e non bisognerà viverla con angoscia ma anzi come stimolo.

A come Azzurro. Schiavi del marketing, ormai le società si sono perse i colori che ne hanno segnato la storia. Va bene il merchandising, il fatturato, ma le sfide di cartello meritano di essere legate alla loro tradizione. In Europa e in particolare in Premier, patria ed esempio del merchandising nello sport e nel calcio in particolare, non si è mai visto un Reds contro Blues, ovvero un Manchester contro Chelsea che non permettesse di riconoscere le maglie delle due contendenti. È accaduto in Napoli-Juve…speriamo sia l’ultima volta. Rivogliamo l’azzurro.

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