EDITORIALE – l’immagine conta ma non quanto la realtà

Lo stato d’animo che tra i tifosi napoletani tiene banco in queste ore è diviso tra quanto accaduto a Milik e la non troppa stima in Gabbiadini: palese la sospensione tra il dispiacere di aver perso il loro attaccante principe infortunatosi in nazionale e la scarsa fiducia sul suo sostituto designato. Secondo i bollettini medici registrati in casi analohi la degenza è chiara: dal momento dell’intervento (perfettamente riuscito) ed il recupero pieno dell’attività agonistica per la rottura del crociato intercorrono tra quattro e sei mesi. Sono 15 gli appuntamenti che attendono in campo il Napoli fino a gennaio e si cercano soluzioni per tamponare l’assenza. Da escludere la pista che porta agli svincolati, per i quali occorre almeno un mese per la messa a punto fisica. Le soluzioni spettano a Sarri e proprio lui dovrà trovarle in casa, quantomeno fino all’apertura della finestra di mercato di gennaio. Auspicabile sarebbe che la società lavorasse sin da ora per portare a Napoli  un centravanti arruolabile e pronto dai primi del mese. Eppure a ben vedere è giusto essere rammaricati per l’infortunio occorso al polacco ma le soluzioni ci sono in casa e pure di valore. Gabbiadini ha dalla sua le reti fatte quando è stato chiamato in causa. La sua media resta alta, l’anno scorso segnava 1 goal ogni 109 minuti nonostante l’onnipresenza ingombrante di Higuain. Quest’anno per l’esplosione inaspettata di Milik ha avuto meno spazio. Una rete realizzata finora nelle sette occasioni in cui ha giocato sono tuttavia un buon bottino. La sua stagione migliore resta la prima di Napoli, quella 2014/15 proveniente dalla Sampdoria nella prima parte di stagione: 45 presenze condite da 20 goal e tre assist totali. Ora Manolo avrà dalla sua una grande opportunità per dimostrare, o per meglio dire, ribadire il proprio valore. L’immagine quieta ed il carattere introverso del ragazzo stanno condizionando oltre il dovuto i giudizi sul giocatore che resta uno dei migliori talenti del calcio italiano. Chiaro che Gabbiadini non potrà farle tutte le partite, in alternativa Maurizio Sarri dovrà escogitare qualcosa sul piano tattico. Un tridente d’attacco brevilineo ed intercambiabile sarebbe una possibilità da considerare. Giaccherini potrebbe trovare sembre più spazio sugli esterni favorendo l’accentramento in qualche occasione di Mertens o Callejon che già hanno ricoperto il ruolo del “falso nueve”. Fiducia in Gabbiadini ed in Sarri dunque prima di fasciarsi il capo prematuramente.

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