Gazzetta – Fabian racconta il suo primo anno al Napoli: “Devo tanto ad Ancelotti, Napoli mi piace per un motivo ben preciso…”

Primo anno a Napoli supertato a pieni voti per lo spagnolo Fabian Ruiz, arrivato all’ombra del Vesuvio con un grosso punto interrogativo per i 30 milioni e passa che ADL versò l’estate scorsa al Betis, ma ripagando a suon di prestazioni maiuscole che hanno sin dalle prime battute convinto la piazza sul suo valore. Il centrocampista azzurro è ora impegnato con la sua nazionale per giocare l’Europeo Under 21; proprio da ritiro della Spagna, il ragazzo ha rilasciato una unga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando anche della sua esperienza al Napoli:

“E’ stato un anno molto positivo sia dal punto di vista individuale sia per il Napoli, purtroppo è mancato il titolo che tanto desideravamo”, si legge sulla Rosea.

Il ct della Spagna Under 21, Luis De La Fuente, va pazzo per Fabian vista la sua duttilità tattica mostrata quest’anno nel Napoli. “Ho giocato in un bel po’ di posizioni, all’inizio non è stato facile visto che avevo cambiato Paese, lingua e campionato. Poi però mi sono adattato bene e il fatto di sentire grande fiducia intorno mi ha dato molta sicurezza. Ancelotti ha puntato su di me nonostante fossi giovane e alla prima esperienza all’estero e in Champions. Mi ha aiutato a crescere tanto, perché a livello tattico è importante aver qualcuno che ti dia indicazioni precise, e così è stato”.

Liverpool campione d’Europa. Quanto ha ripensato alla parata di Alisson su Milik al 92’ a Anfield? “Ci penso sempre, abbiamo vinto contro i futuri campioni e siamo rimasti fuori per dettagli; è stato un peccato, ma i Reds hanno meritato per quanto hanno fatto vedere. Spero che il prossimo anno in Europa saremo più fortunati, stiamo crescendo e penso che saremo in grado lottare fino alla fine su entrambi i fronti”.

La cosa che più le è piaciuta di Napoli? “La gente e la maniera di vivere il calcio. Vengo da Siviglia, città appassionata, e a Napoli ho trovato lo stesso fuoco sacro già dal primo giorno. La gente ti dà tutto, ti tratta come se fossi uno della famiglia. Venendo da fuori fa piacere, carica, ti fa sentire bene. Si apprezza”.

L’eventuale approdo di Sarri alla Juve? “A Napoli ne parlano tutti, ma nel calcio siamo professionisti e ognuno prende la decisione che ritiene più opportuna e conveniente per la propria carriera. E’ chiaro che per quello che ha fatto a Napoli i tifosi ci possano restare male ed essere contrari…”.

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