Sarri: “Traditore è chi si sottrae. Baciare la maglia è un atto d’amore, che ne sai cosa succede tra dieci anni”

Maurizio Sarri sembra sempre più vicino alla Juventus. Nel frattempo, è stato intervistato da Vanity Fair. Ecco le sue dichiarazioni:

Chi è un traditore?

“Chi si sottrae. Chi fa prevalere l’obiettivo individuale sull’obiettivo collettivo. Perciò a me delle maglie piace la metà davanti, dove c’è lo stemma della società. Dietro c’è il nome del giocatore: quel lato mi interessa meno”.

Baciare la maglia?

“Perchè privarsi di un atto d’amore in previsione di quello che succederà forse fra dieci anni? A Milano molti giocatori sono passati da qua a là. Sarebbe meglio non farlo in modo diretto, ma nel corso di una carriera può succedere”.

Sarrismo?

“E’ un modo di giocare a calcio e basta. Sette anni fa avevo altre idee, magari in futuro le cambierò di nuovo. Nasce dagli schiaffi presi, dalla ricerca di soluzioni per ogni difficoltà. L’evoluzione è figlia delle sconfitte. Non solo nel calcio. Io dopo una vittoria non so gioire. Chi vince, resta fermo nelle sue convinzioni. Una sconfitta mi segna dentro più a lungo, mi rende critico, mi sposta un passo avanti”.

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