Gazzetta attacca Insigne: “Poco sereno, non si capisce il motivo della sua involuzione! Ci si attende continuità nel suo rendimento…”

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport dedica un lungo focus a Lorenzo Insigne, con lo scugnizzo che è salito sul banco degli imputati, per la Rosea, dopo aver mostrato un rendimento stagionale piuttosto altalenante. Se si guardano i numeri dell’uomo più talentuoso della truppa ancelottiana, si nota come seppur vero che il natìo di Frattamaggiore ha sfornato lungo tutta la stagione numerosi assist ai compagni (ben 6), ma scarseggia la sua vena realizzativa, con 8 reti in campionato e 4 nelle coppe, concentrati però soprattutto nella prima parte di stagione. Di seguito un estratto dell’analisi del quotidiano milanese:

“C’ è un presente che esige conferme. Le chiede in particolar modo a Lorenzo Insigne e al suo talento. C’è un assoluto bisogno di capire, di scoprire il motivo della sua involuzione. Si dirà, certo, che l’attaccante napoletano non realizza ma, in compenso fa segnare agli altri. Ed in effetti, scorrendo un po’ i suoi numeri, ci si accorge che sono sei gli assist vincenti serviti ai compagni. Va bene, tuttavia le stesse statistiche tendono al negativo quando si analizzano i gol fatti.

Poca serenità traspare dagli atteggiamenti e dal rendimento dell’attaccante, che fa fatica a trattenersi e a nascondere il proprio nervosismo. Acuito, poi, dal rigore fallito contro la Juventus. La mazzata è stata forte, quando il pallone è sbattuto sul palo ed è rientrato in campo, s’è sentito crollare il mondo addosso, avrebbe pagato chissà cosa per regalare alla gente il prezioso pareggio contro il nemico di sempre. E nemmeno l’affetto dei compagni e la comprensione del San Paolo hanno potuto alleggerirgli la delusione, condita dalle lacrime immortalate dai tanti flash nel dopo partita.

Contro il Salisburgo, Insigne non è stato inserito nella formazione titolare, ma oggi pomeriggio, contro il Sassuolo, Ancelotti lo riproporrà nell’undici iniziale al fianco di Milik. L’allenatore ha la necessità di ritrovare i gol del suo giocatore più rappresentativo, non tanto in serie A quanto in Europa, perché è lì che il suo Napoli vuole imporsi. E Insigne dovrà essere più convincente, non sempre si può contare su quanto già dimostrato, occorrono conferme, certezze e, soprattutto, continuità nel rendimento. Solo in questo modo potrà garantire quella differenza che, nell’ultimo periodo, non ha saputo assicurare”.

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