ADL: “San Paolo? Sono stanco, in due anni costruirò uno stadio mio. Intanto voglio giocare la Champions a Bari, pago io 1000 pullman per i tifosi azzurri!”

Aurelio De Laurentiis a tutto campo. Sul Napoli, che in Champions potrebbe giocare a Bari, e sul San Paolo, che per lui è diventato un incubo. Su Ancelotti, con il quale intende lavorare a lungo e vincere, e su Sarri, ignorato perché non gli interessa più fare polemica. Su CR7, la Juventus, Insigne e Koulibaly e tanto altro. Ieri il numero uno azzurro aveva voglia di parlare e, al termine del gruppo di lavoro dell’Eca Marketing e Communications che presiede da un anno, si è seduto su una delle poltrone di pelle dell’hotel Le Meridien. Fuori una giornata caldissima di un’estate che in Croazia vuole durare a lungo, dentro l’aria condizionata.

Il San Paolo per lei è una ferita aperta.
«Per me è un nightmare (incubo, ndr), un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto del genere. È un peccato. Per questo, dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così».

Quanto tempo servirà?
«Due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima».

Nel frattempo…
«Nel frattempo ho chiesto all’Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca mia 1.000 pullman e di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola. Quando sono entrato lì per la prima volta ho capito subito che è un signor stadio. È stato un po’ lasciato andare, ma rispetto al San Paolo che è stato costruito nel 1959… Lo ha disegnato un certo Renzo Piano e non è come il nostro… Certi giocatori, quando l’hanno visto per la prima volta, se ne volevano andare da Napoli…».

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