In edicola l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che dedica un’intera pagina alla vicenda che più di tutte sta interessando i tifosi del Napoli e non solo: un possibile ritorno al San Paolo di Edinson Cavani.
“E mentre la Val di Non (tutta) dormiva,
han sentito girar le pale: un elicottero
che decollava, destinazione
fantasia, inseguendo sogni utili
a tappezzar l’estate. E’ un’onda anomala,
tecnicamente e persino mediaticamente
inarrestabile, che riempie il web di cianfrusaglie
varie e d’attese stressanti e rapiscono
l’immaginario collettivo, inchiodandolo
al vuoto pneumatico: però in questo mondo
virtuale, in cui EC7 è il senso d’appartenenza
riconquistato, l’unica, assoluta, indiscutibile,
inattaccabile, plebiscitaria verità
è racchiusa nel magnetismo di quel fenomeno
che s’è ripresa Napoli, l’ha liberata
del rancore del recentissimo passato, l’ha
riafferrata completamente e ancora un volta,
come un anno fa, sentendosela dentro.
L’OMBRA OVUNQUE. “C’è un Cavani che aleggia,
e ondeggia, ovunque, nel cielo tenebroso
di Dimaro-Folgarida, lungo le spiagge
di Agropoli, a Salto a catturar cinghiali
o (dipende evidentemente dalle passioni
dei singoli) a pescar trote, su un aereo che
partirà da Montevideo atterrerà a Madrid e
poi punterà dritto su Roma, non su Napoli,
perché per alimentare un mistero è giustissimo
– e persino sottile – costruire artatamente
un percorso fuorviante che neppure
Le Carrè.
C’è un matador straripante per ogni forma
di lettura che ha persino firmato un
preliminare di contratto, lo scoverete navigando
senza pinne né salvagente in quella
rete famelica che stavolta non l’ha ancora
annunciato in città, a passeggio con i figli,
nell’attesa di preparare una valigia e riempirla
di altri gol, dopo quei centoquattro
lasciati alle memoria, insieme ai sessantaquattro
milioni che non bastarono a salvarlo
dalla contestazione del san Paolo, quel
giorno che tornò per un’amichevole «dolorosa».
OH, EC7! “E’ un tormento(ne) che si
è impadronito d’un macro universo
visibilmente ossessionato dal crac.
Ma è una fake dietro l’altra, una raffica di
news che si sovrappongono, cancellando
ripetutamente l’orientamento e aiutando
a dispersi, come un magma che incenerisce.
Edinson Cavani è l’eroe perduto e fatalmente
da riconquistare, il simbolo d’una
rivincita, una splendida illusione coltivata
in questo enorme giardino di un’estate inseguita
a coglier quadrifogli che ha costretto
il Napoli ad uscire allo scoperto, fuori da
qualsiasi rituale, con De Laurentiis che al
pubblico, in teatro, non sceglie scorciatoie
e affronta il mistero più fitto e più buffo
del momento: «Lo so che tutti vorreste
Cavani: ma Cavani guadagna venti milioni
ogni dieci mesi. E avere lui e non far giocare
gli altri non sarebbe grave? Una squadra
è fatta di undici giocatori più altri undici,
con uno solo non si vince. Con Higuain
non abbiamo vinto, abbiamo fatto il suo record
e cosi ha guadagnato il doppio. Cavani
mi può chiamare, si riduce lo stipendio e
mi fa parlare con il Psg, che potrebbe anche
non volerlo cedere. So che a Cavani piacerebbe
tornare a Napoli perché ha una parte
della sua famiglia, ma quando è andato via
non si è fatto scrupoli per poter guadagnare
il triplo; e per il dio danaro non si fanno
sconti. E comunque questo Napoli è una
squadra di top player, visto che Chelsea e
Manchester City hanno fatto l’impossibile per prendersi nostri calciatori».
Ma è una suggestione totale che assale
chi sta dietro a una tastiera ed è in possesso
d’un potere divinatorio dinnanzi
al quale tocca inchinarsi: Sua Maestà,
el matador, ha preso casa al parco Materazzo
(proprio al fianco di Ancelotti).
E, poi, calma, sono state persino programmate
le visite mediche, perché questa è veramente
una «cosa da pazzi».
Ps: ma cosa succederebbe, un bel giorno,
se davvero la fantasia dovesse appropriarsi
della realtà? 1): riaprirebbero il san
Paolo, come avvenne per Diego? 2): andrebbero
in migliaia in pellegrinaggio dai
figli del Matador, ringraziandoli per aver
trascinato il loro babbo a casa? 3: riempirebbero
lo stadio, anche nei giorni feriali,
aspettando poi l’arrivo di Godot?“.