Valdifiori: “Dualismo con Jorginho? Ben venga, partiamo alla pari. Che rapporto con Sarri, vi racconto la partita della svolta…”

    Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Mirko Valdifiori ha rilasciato alcune dichiarazioni, nel corso della presentazione del nuovo format “Quasi amici”: “Io ho sempre avuto buoni rapporti con i tifosi. A Napoli ho trovato il calore della gente, che riesce a fartelo sentire sempre, anche quando si va al supermercato o in giro per le strade. Da quando sono qui ho capito quanto sia importante il tifo allo stadio. L’importante comunque è che sia tutto limitato al divertimento, perché il calcio è soprattutto questo.

    Dualismo con Jorginho? Ben venga, dal momento in cui si è in una grande squadra. Sarri ha sempre detto che io e lui partiamo alla pari. Chi pensava che Valdifiori, arrivato a Napoli, doveva giocare per forza si sbagliava. Io cerco di farmi trovare sempre pronto quando vengo chiamato in causa, il mister guarda al campo. L’idea di gioco è rimasta quella, a prescindere dal modulo. Noi facciamo sempre pressing alto, cerchiamo di recuperare il pallone e verticalizzare il prima possibile: questo è quello che è rimasto. Il nuovo modulo ci dà maggiore solidità e ci permette di fare meglio”.

    Sarri? Il nostro è un bel rapporto, ad Empoli abbiamo raggiunto risultati importanti. Capitò anche nella squadra toscana di non giocare per cinque partite ma è tutto normale, io continuo a lavorare al 100%. Viviamo la stessa esperienza, ci troviamo catapultati in una realtà ben diversa rispetto agli ultimi tre anni. E’ fisiologico, quindi, non partire subito con il piede sull’accelleratore ma piano piano la squadra sta prendendo forma.

    Partita della svolta? Probabilmente il 5-0 con il Bruges. Lì Sarri ha dato il cinque ad ogni giocatore e ho visto nei suoi occhi quella felicità e soddisfazione che cercava. ‘Come se dicesse: Ce l’abbiamo fatta, finalmente ci siamo!’

    Dal primo giorno di ritiro abbiamo seguito l’allenatore. Le sensazioni che ho avuto dal gruppo è che c’è grande affiatamento e tutti vogliono raggiungere grandi obiettivi. La strada è ancora lunga, guardiamo partita dopo partita. Sampdoria? Nonostante la rimonta la squadra è rimasta unita, ha provato a vincere comunque la gara. Prendere consapevolezza dei propri mezzi ti dà fiducia e può farti fare meglio.

    A Napoli ci sono tutti grandi calciatori, entrare a Castelvolturno mi ha fatto un certo effetto. Loro comunque mi hanno messo subito a mio agio e mi hanno aiutato a inserirmi tra tutti quei campioni. Idolo? Da piccolo era Veron, poi giocando a calcio ho preso Pirlo da modello, visto il mio ruolo; è il miglior regista al mondo.

    Nazionale? Ammiro Conte perchè è un martello, un grande lavoratore. Ora devo concentrarmi sul Napoli, se dovesse arrivare la chiamata risponderei assolutamente presente ma ora non ci penso, sono concentrato sul Napoli. Faccio i complimenti al gruppo Nazionale, sono stati bravissimi.

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