Napoli, vittoria importante ma restano dubbi e incertezze

    Oggi vincere era fondamentale, non importava come, ma era essenziale trovare i tre punti. Il risultato alla fine è arrivato, ma permangono molti dubbi e ci sono molte domande a cui non si può dare una risposta convinta. Partendo dalla formazione iniziale, vediamo un Napoli diverso ma non rivoluzionato, le scelte di Benitez all’inizio destano qualche perplessità ma alla fine ha avuto ragione lui. Stupisce Zuniga dal primo minuto, ma così facendo si concedono più soluzioni a Callejon, il centrocampo con David Lopez e Gargano è robusto, interrompe le trame di gioco della squadra di Di Francesco ma non ha le qualità per poter costruire. In fase offensiva solito schema. Il gioco non è più spumeggiante come gli ultimi anni, infatti a decidere la gara sono sempre quei due avanti. Higuain serve Callejon nel cuore dell’area di rigore che insacca alle spalle di Consigli.

    Per il resto tanta mediocrità: Rafael con le sue uscite spesso incerte, Insigne che non riesce a dimostrarsi all’altezza di questo Napoli, gli errori di Zuniga, Hamsik che non incide più con quelle verticalizzazioni illuminanti che avevano caratterizzato i suoi primi anni in azzurro e che si limita a semplici passaggi all’indietro che servono solo a rallentare il gioco, e la sofferenza dei minuti finali dove il Sassuolo è addirittura andato vicino al pareggio.

    I tre punti fanno morale, fanno soprattutto classifica, ma è d’obbligo a questo punto porsi qualche domanda. È possibile che titolari inamovibili della passata stagione come Inler e Jorginho, accolti con grande entusiasmo dai tifosi, non giochino (come il primo) oppure giochino scampoli di partita (come il secondo) perché scavalcati nelle gerarchie da giocatori come Gargano che appena due mesi fa era sul mercato? È una bocciatura quella di Maggio che per la seconda volta consecutiva rimane in panchina? Gli azzurri hanno bisogno di certezze e in questo momento ne ha ben poche.

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