Che il biennio sotto la guida di Benitez per Marek Hamsik sia stato il meno brillante, in assoluto, della sua lunga avventura napoletana non è un mistero. Eppure lo slovacco quest’anno ha eguagliato in termini realizzativi il proprio record personale di 13 reti, firmate nella stagione 2010/2011 sotto la guida tecnica di Walter Mazzarri. Se però i gol non dovessero essere sufficienti per dimostrare, a qualcuno, che Hamsik è e resta il talento che abbiamo sempre ammirato, c’è un altro dato a fare giustizia al capitano azzurro: il numero di assist. Marek Hamsik è infatti, con 10 passaggi decisivi, il miglior assist-man della Serie A (insieme a Dybala e Pjanic).
Un dato questo che all’ombra del Vesuvio, dove anche un campione della sua caratura è stato messo in discussione, è sfuggito a molti. Forse anche a Rafa Benitez. Lo spagnolo ha infatti troppo spesso negato la fiducia a Marek che si è trovato a leggere, in questi ultimi tempi, quel numero 17 un’infinità di volte sul tabellone delle sostituzioni fra il sessantesimo e il settantesimo minuto. Troppo spesso Marek non ha partecipato al forcing finale, quello durante il quale si segna o si prova a segnare, quello durante il quale si dovrebbe lasciare tutto in mano ai campioni come lui. Troppo spesso è partito dalla panchina nelle gare che contavano di più (ultima quella dello Juventus Stadium). Nonostante tutto però lo slovacco ha sempre risposto con grande professionalità, accettando, senza fare storie, il ruolo di comprimario che negli scorsi anni non aveva mai avuto e che, salvo in qualche rara occasione, non ha motivo di avere. Ora c’è la Lazio e si spera ci sia anche Marek Hamsik, fino alla fine.
Comunque vadano questi novanta minuti però, il prossimo Napoli deve ripartire anche e soprattutto da lui, dai suoi gol, dai suoi assist e dal suo amore per la maglia. Da quei fatti e dai quei numeri che non mentono mai. Non a caso da quando c’è lui il numero 17, a Napoli, non fa più tanta paura.
Fonte: Opta
