Dopo l’exploit di Udine ci si aspettava molto di più da lui. Parliamo ovviamente di Lorenzo Insigne che, dopo la doppietta in terra friulana, era atteso al bis questa sera al San Paolo. Certo non si può chiedere sempre il gol al folletto di Frattamaggiore ma di certo qualcosa in più ci si aspettava. Le sue giocate stasera sono apparse sempre poco incisive e timorose. Ci si aspettava la sua consacrazione definitiva e la dimostrazione stasera che il periodo buio per lui era passato. Ed invece c’è un episodio chiave anche questa sera a suo danno nella prima frazione di gioco quando, lanciato ottimamente a rete, appena entro l’area, inciampa tra il suo piede e una zolla ruzzolando a terra malamente e dimenticando il pallone. Un episodio che avrebbe cambiato la gara visto che Insigne era solo e avrebbe potuto facilmente mettere a segno un gol importantissimo. Ancora una incompiuta per Insigne che, con la sua imprevedibilità, avrebbe potuto essere decisivo. Troppe le sue fasi alterne più basse che alte.
Ora sarà importante che Lorenzo riprenda da dove ci aveva lasciato e non subentri nuovamente la sindrome di calimero. Ora più che mai il cammino degli azzurri è in salita ma ci vorrà tutta l’attenzione possibile nel prossimo mese per capitalizzare il massimo e proseguire il cammino sia in Champions che in Campionato nel migliore dei modi. Insigne ha tre gare davanti in cui non potrà più fallire.
