San Paolo, convenzione-ponte scaduta e accordi iniziali mai rispettati: ecco cosa c’è dietro la ‘provocazione’ di ADL sul nuovo stadio

Non cessano le polemiche tra ADL e il comune sulla situazione legata allo San Paolo. Durante il pre-partita di Napoli-Bologna il patron azzurro ha affondato il colpo, annunciando il suo addio all’impianto di Fuorigrotta a causa della fatiscenza dello stesso e rivelando in maniera piuttosto provocatoria la sua intenzione a costruirne uno nuovo da 20000 mila posti.

Gli ultimi aggiornamenti vengono raccontanti dall’edizione odierna de La Repubblica, che evidenzia come il restyling più volte annunciato non siano nemmeno cominciato, né c’è una data di inizio lavori. Inoltre, la convenzione-ponte sulla gestione dell’impianto è oramai scaduta e dunque andrebbe nuovamente discussa. Infine, il quotidiano sottolinea una prescrizione del consiglio comunale che prevedeva di comune accordo di stabilire ad un prezzo massimo di 20 euro per i biglietti nei settori popolari del San Paolo. Accordo che, visti i costi delle Curve per le sfide con Milan e Benfica, pare non sia stato rispettato.

Fonte: Repubblica

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