CHI SALE & CHI SCENDE: Dal rammarico per il campionato all’affidabilità difensiva, passando per la grinta di Milik e l’incasso del San Paolo

Torna la rubrica settimanale per analizzare l’andamento di tutto quello che ruota intorno al calcio Napoli.

Chi sale

Il RAMMARICO per un’altra stagione che, almeno in campionato, potrà regalare al massimo la qualificazione diretta alla prossima Champions League, obiettivo tutt’altro facile da raggiungere per il rendimento che sta avendo la Roma, prossima avversaria degli azzurri nel mezzo del trittico che si apre con la Juve e si chiuderà con il Madrid. Oltre che guardare avanti, si farebbe bene anche a guardarsi dietro con l’Atalanta a 3 punti  e l’Inter reduce da 9 vittorie nelle ultime 10 partite (la 10° è la discutibile sconfitta allo Stadium). CONTINUO

Il MISTERO che aleggia intorno al non utilizzo di Vlaad Chiriches. Ormai relegato tra panchina e tribuna da tante, troppe settimane, il centrale difensivo rumeno era sembrata l’alternativa più affidabile rispetto ai consolidati Albiol e Koulibaly, che pure nelle ultime uscite dopo la Coppa d’Africa ha mostrato qualche svarione, sicuramente  meglio rispetto all’oneroso Maksimovic. PERENNE

Le SCONFITTE casalinghe degli azzurri, già a quota 2 (contro Roma ed Atalanta), condite dai pareggi contro Sassuolo, Lazio e Palermo, che evidenziano le palesi difficoltà in casa, almeno rispetto alla passata stagione dove furono concessi solo pochi pareggi. È fondamentale individuare tutte le soluzioni possibili affinché il San Paolo torni ad essere quel fortino inespugnabile. MAI PIU’

La POSSIBILITA’ di “salvare” la stagione nelle prossime partite, a partire dalla sfida contro la Juventus nella semifinale di Coppa Italia che potrebbe consentire agli azzurri di arrivare nuovamente in finale e provare ad alzare un trofeo dopo la Supercoppa di Doha, per proseguire poi con lo scontro diretto in chiave Champions all’Olimpico di Roma e per finire nella notte del San Paolo contro i campioni del mondo del Real Madrid. UN’ALTRA CHANCE

La GRINTA di Arkadiusz Milik che, rientrato da un brutto infortunio, non lesina interventi rischiosi e contrasti duri con l’avversario di turno. Servirà anche il suo talento e la sua forma, che si spera torni il prima possibile, per riprendere a segnare e a vincere partite fondamentali per il prosieguo della stagione. BENTORNATO

Chi scende

Le RETI che il miglior attacco del campionato è stato capace di segnare all’Atalanta in 180’ di gioco, nessuna… è indubbio che il Napoli soffra squadre come quelle allenate da Gasperini che, oltre a sapersi difendere con una linea a 5, riescono a ripartire in contropiede e sfruttare le falle di una difesa partenopea sempre più evidenti. NON PERVENUTE

Il RENDIMENTO di diversi calciatori, da Hysaj a Callejon, passando per Mertens ed Hamsik… che magari avrebbero avuto bisogno di riposare maggiormente rispetto a quanto fatto finora, per arrivare nel momento decisivo della stagione con la migliore condizione possibile. ALTALENANTE

L’INCIDENZA dei cambi a gara in corso decisi da Sarri. L’ingresso di Milik almeno per una volta poteva essere anticipato al 46’, quello di Pavoletti al posto di Insigne invece che di uno spento Mertens è difficile da capire; impossibile invece trovare una spiegazione all’ingresso di Maggio all’80° al posto di Hysay, quando magari Giaccherini sarebbe servito molto di più. NULLA

L’INCASSO per la partite di campionato allo stadio San Paolo. fatta eccezione per la gara contro il Real Madrid, dove con tutta probabilità si supereranno i 4 milioni di euro di incasso, i prezzi ultra-popolari applicati dalla società partenopea servono a riempire o quasi l’impianto di Fuorigrotta ma non ad incrementare i propri introiti né tantomeno ad avere rispetto per gli abbonati, quelli nei Distinti ad esempio a fine stagione avranno sborsato oltre 250 euro in più rispetto al totale dei biglietti. A CHE PREZZO?

L’AFFIDAB ILITA’ del reparto difensivo azzurro. Ancora una volta la porta difesa da Pepe Reina non è rimasta inviolata, stavolta per ben 2 volte ad opera di un difensore centrale. In campionato sono ben 29 le reti subite dai partenopei, una media superiore al gol a partita che è inaccettabile anche per il migliore attacco se si vuole puntare al traguardo più ambito. SERRARE

Articolo precedenteRetròpassaggio – Albertino Bigon, il mister del “bis”
Articolo successivoCastel Volturno, report allenamento: lavoro differenziato per gli infortunati Allan e Tonelli