Crotone-Napoli, parola-chiave: RISCATTO

Torna alla vittoria il Napoli, dopo tre sconfitte di fila, a Crotone contro i neopromossi calabresi. Sebbene l’avversario non sia sembrato di primissima fascia, resta l’importanza di aver portato bottino pieno a casa nonostante le inside che nascondevano il match come il ritorno nel proprio stadio dei  pitagorici e l’espulsione dopo solo mezz’ora di gioco di un azzurro.

Si dice che vincere aiuta a vincere e non possiamo quindi che sperare che questo successo sia l’inizio della fine della crisi che aveva colpito gli uomini di Sarri. Ad ogni modo il riscatto già c’è stato e si è manifestato durante la partita quando, nel momento più difficile subito dopo il cartellino rosso a Gabbiadini, c’è stato il gol del raddoppio, e nella stagione con il ritorno alla vittoria peraltro in trasferta che mancava in campionato dal 10 settembre nella sfida contro il Palermo. Inoltre il riscatto è quello che serve al numero 23 azzurro che ha sprecato l’ennesima occasione per dimostrare il proprio valore, proprio quando stava iniziando a migliorare il livello delle proprie prestazioni. Ecco perché abbiamo selezionato questa come parola chiave:

R come Reina: finalmente una prestazione all’altezza del tuo livello Pepe. Avresti meritato di mantenere la porta inviolata ma sulla solita palla inattiva è arrivato un gol che speriamo tutti di non subire per davvero molto tempo.

I come imperioso: lo è stato nel corso di tutta la partita Nikola Maksimovic che con una prestazione di altissimo livello ha annullato gli attaccanti avversari imponendo tassativamente il proprio fisico. Il serbo poi si è concesso anche il gol nel momento più difficile ed importante della partita e non possiamo, quindi, che ritenere la sua ultima partita preziosa come l’oro. Indubbiamente il migliore assieme a Mertens per il quale abbiamo finito le parole.

S come sciocco: il fallo di reazione di Gabbiadini sul difensore avversario. Eravamo in vantaggio, vicini al raddoppio. Avevi sfiorato il gol e l’avversario nella ripresa era costretto a condere più spazi. Il tuo gol sarebbe stato il secondo consecutivo. Che senso ha avuto reagire così ad un fallo, indubbiamente non leggerissimo ma neanche chissà quanto eclatante? Il tuo riscatto deve ancora avvenire, lo stiamo aspettando tutti.

C come Callejon: lo spagnolo è il miglior marcatore azzurro in campionato. Sono ben 6 le realizzazioni. Tante quante quelle di gente del calibro di Higuain, Icardi e Immobile. Peccato che loro non diano anche una mano nella fase difensiva come fai tu.

A come Amadou: di parole da dire sul suo esordio ce ne sono ben poche. Ha lasciato tutti a bocca aperta per la personalità con cui ha disputato una partita in un ruolo per niente semplice. Sembrava di vedere un 39enne in campo e non un 19enne. L’ex Bologna ha indubbiamente un grande futuro davanti a sè. E poi quella bicicletta a centrocampo a metà della ripresa…

T come tre: i giorni di riposo in vista della sfida contro l’Empoli. Serve tornare al successo casalingo dopo le ultime due sconfitte consecutive al San Paolo.

T come tre: i giorni che separano la sfida  del San Paolo contro l’Empoli e quella di Torino contro la Juventus. Una delle sfide chiave della stagione è vicina e mai come in questo momento un’impresa cambierebbe completamente il volto di una stagione.

O come ora manca solo Rog: è lui l’unico neo-acquisto, oltre Tonelli, a non essere ancora sceso in campo. Con l’impiego ancora limitato anche di Giaccherini, dopo aver visto Diawara e aspettando  Milik, possiamo dire che quello di quest’anno sarà un Napoli in crescendo che può arrivare più lontano di quello che ora ci si immagina.

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