Le note di MN / Un Napoli caotico perde con lo Spartak, ma che errore di Mario Rui

Un brutto Napoli perde contro lo Spartak Mosca allo stadio Diego Armando Maradona per 2-3 la partita valevole per la seconda giornata del Girone C di Europa League. Girone che, adesso, si complica e che vede le due favorite, Leicester e appunto Napoli, ferme ad un punto, con il sorprendente Legia Varsavia a punteggio pieno (6 punti) e lo Spartak Mosca a 3. La squadra di Luciano Spalletti è apparsa quasi svogliata durante la gara, accusando forse troppo l’errore di Mario Rui, reo di aver fatto un fallo da espulsione su Victor Moses. Proviamo a racchiudere la partita in cinque punti:

  1. Osimhen non molla mai. L’attaccante nigeriano, entrato nell’intervallo al posto di Petagna, ha dimostrato ancora una volta di avere una cattiveria agonistica fuori dal comune. Procura l’espulsione del difensore dello Spartak, segna la rete, inutile, del 2-3 e dà la carica alla squadra ogni volta che può. In questo momento, il Napoli non può proprio farne a meno.
  2. Mario Rui ingenuo. Il portoghese, che fino a questa gara era stato tra i migliori della stagione tra gli azzurri, incappa in uno dei suoi momenti di poca lucidità e commette un bruttissimo fallo su Moses a centrocampo al minuto numero 29 che lascia il Napoli in 10 uomini e cambia completamente il match, fino a quel momento controllato agevolmente dai partenopei.
  3. Koulibaly distratto. Il vice-capitano azzurro, diventato capitano dopo l’uscita dal campo di Lorenzo Insigne, fa sicuramente la peggiore partita della sua stagione, con degli errori di distrazione piuttosto gravi, come in occasione della rete dell’1-3 di Promes dove esce a vuoto e lascia lo spazio alle spalle per gli attaccanti avversari.
  4. Manolas impaurito. Il greco non riesce a togliersi dalla mente l’errore contro la Juventus che ha pagato anche con le panchine successive. Lo si vede ogni volta che ha il pallone tra i piedi che non riesce a gestire e spesso regala calci d’angolo o rimesse laterali agli avversari. Si vede annullare, giustamente, un gol in fuorigioco che poteva essere importante per la sua condizione psicologica.
  5. Napoli disordinato e caotico. Il mini-turnover di Luciano Spalletti aveva dato i suoi frutti all’inizio del match, ma dopo il rosso a Mario Rui si è vista una squadra quasi impaurita, incapace di sviluppare occasioni da gol e di creare gioco. Molti calciatori erano stremati, Politano su tutti, e alcuni azzurri, come Malcuit, hanno dimostrato ancora una volta che forse c’era bisogno di comprare almeno un altro paio di riserve.
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