L’ANALISI – “Alea iacta est” e adesso è lecito sognare

    Il Napoli passa il Rubicone e per Sarri adesso il dado è tratto. La settimana “terribile” è ora al suo epilogo. Il Real è avvertito. Il Napoli non ha nulla da perdere e proverà a fare lo sgambetto ai Galacticos.

    La sconfitta con l’Atalanta, figlia di un black out inspiegabile che ha scatenato critiche giuste e non, ha dato una sveglia mentale al gruppo che a Torino ha reagito molto bene con un primo tempo da incorniciare ed una ripresa da dimenticare (polemiche a parte). Roma era diventata per molti la gara del “de profundis” e c’era già chi guardava al futuro con aria disfattista. Forse troppo critica l’opinione pubblica contro una squadra che in trasferta non perde dalla gara di Ottobre in casa della Juve e che a fine stagione, visto l’ottimo rendimento in trasferta, potrebbe scardinare l’ennesimo record. Questo Napoli ha mostrato di avere il carattere di risollevarsi anche dopo le batoste e le critiche. Basti pensare agli uomini ieri determinanti come Reina e Mertens che avevano subito una dura critica nella gara di Torino in Coppa Italia. La vittoria dell’Olimpico non solo rimette in gioco gli azzurri per il secondo posto, tornato a meno due, ma tiene a debita distanza le dirette inseguitrici che speravano di accorciare ancora. E sopratutto rappresenta una grande carica di fiducia per il match da sogno di materie al San Paolo contro i Galacticos del Real. Comunque vada gli azzurri sanno di aver ritrovato diverse certezze e anche nuove forze in vista degli ultimi mesi di stagione. Su tutti Marko Rog che dopo le prove di Torino e Roma sarà difficile tenere fuori. Il ragazzo ha mostrato quella giusta sfrontatezza unità a qualità e quantità. Chiedere a Chiellini e De Rossi per conferma. Anche questa occasione molti se la sono presa con il tecnico azzurro reo di non averne scoperte le qualità in anticipo. Ormai lo sport preferito del colpire il bersaglio Sarri non ha più regole. Il giovane croato ha saputo in questi capire in questi mesi i dettami del tecnico e soprattutto lo stesso Sarri ha saputo conoscere meglio le qualità del numero 30 azzurro. Rog rispetto agli scampoli di gara finora disputati ha mostrato nelle ultime due gare e sopratutto ieri con la Roma di saper gestire meglio la sua irruenza e di poter essere più efficace e utile. Meriti a Sarri di averlo costruito tatticamente perché le qualità il ragazzo le ha innate e potrà solo crescere adesso. L’importante sarà continuare a dargli fiducia da qui in avanti perché ci sono quasi tre mesi da giocare al massimo per provare sia a risalire ancora in classifica per riprendere la Roma ma anche provare la remuntada con Real e Juve in Coppa. Di fianco a Rog sembra aver trovato nuova linfa anche Jorginho che ha disputato una gara davvero tatticamente precisa tornando a far girare velocemente la palla a centrocampo. Queste qualità di Jorginho sono fondamentali per il Napoli e aiutano anche la difesa che così si sente meno attaccata rispetto a molte altre gare di questa stagione. Le aveva perse il numero 8 azzurro queste caratteristiche ad inizio stagione, diventando quasi prevedibile e poco efficace rispetto allo scorso anno. Ottime qualità Diawara, che gli aveva brillantemente soffiato il posto, ma ancora alcuni peccati di gioventù per il giovane guineano, come quello di portare troppo palla e di non verticalizzate sempre o scambiare velocemente con un solo tocco con i compagni. Ma questo fa parte della crescita di un 97′ che ha un futuro davanti di grande prospettiva. Fondamentali entrambi i giocatori per Sarri che, a seconda dell’avversario, dovrà sfruttare al meglio l’uno o l’altro nel prosieguo della stagione.
    Dalle note liete alle dolenti note. Perché, anche se si è vinto, il Napoli deve fare mea culpa per una gestione della gara a dir poco discutibile. Sul due a zero gli azzurri si sono letteralmente fermati beandosi in un palleggio e fraseggio poco efficace e sprecando in diverse occasioni il colpo del KO forse per scarsa convinzione. Inoltre gli ultimi 5′ al cardiopalmo dopo il gol della Roma, stavano per rovinare una giornata in cui il Napoli avrebbe avuto davvero poco di cui rimproverarsi. Solo una grande parata di Reina e il palo sul tiro a colpo sicuro si Salah, hanno evitato la beffa. E’ sembrato a molti di rivivere il finale dello scorso anno contro l’Inter. Dopo quella gara gli azzurri trovarono grande consapevolezza di se stessi e chissà che non accada lo stesso anche adesso.
    Il Real è alle porte per coltivare un sogno, ma il pensiero dopo questa gara, comunque vada, andrà al prosieguo della stagione e alla gara di ritorno contro la Juve in Coppa per portare a casa un trofeo che sarebbe per Sarri il modo per togliersi l’etichetta di bello ma non vincente, nonostante l’ennesima stagione vissuta ai vertici.

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