IL MEGLIO DELLA SETTIMANA – Classe, personalità e cattiveria: Marek segna il gol numero 96 e porta avanti quel sogno cresciuto con lui

Altri sette giorni sono passati, un’altra settimana ricca di azzurro, di gioie e qualche polemica è alle spalle. Siamo di nuovo qui a cercare il momento più bello della settimana, un’impresa tutt’altro che semplice considerando che questo Napoli ci sta viziando, a suon di gol, vittorie e soprattutto dal punto di vista della classifica: gli azzurri sono primi, ancora.

I rumors detterebbero di parlare, ancora, della lite Sarri-Mancini, della bufera che ha sfiorato il Napoli e magari di trovare il nostro momento migliore della settimana nella capacità della squadra, dei tifosi e del club di venir fuori illesi e vincenti da questa vicenda che ora sembra stia andando verso un lieto fine o quantomeno piacevole ai più (Sarri che indossa la sciarpa di Mancini e l’amichevole che si giocherà giovedì fra gli azzurri e il Positano, squadra di Cecchi Paone). Siamo però stanchi, ce lo permetterete, della vicenda ed è per questo che stavolta il momento più bello della settimana lo cerchiamo e troviamo sul campo. Per l’esattezza su quello del Luigi Ferraris di Genova, al minuto 60!

Quel minuto quando Marek Hamsik segna il suo 5′ gol in campionato, 96′ con la maglia del Napoli. Un gol che vale il prezzo del biglietto e per noi vale anche il momento calcistico più bello degli ultimi sette giorni e non solo. Un gol che ha tutto: tecnica, potenza, personalità, cattiveria e soprattutto tanto significato. Quando lo slovacco riceve palla da Insigne al limite dell’area dei blucerchiati per il Napoli non è un buon momento: dopo il 2-0 iniziale degli azzurri, la Samp ha accorciato le distanze e ora, anche grazie ai cambi di Montella, sta attaccando e non poco. L’espulsione di Cassani la rimette sui binari giusti, ma ci vorrebbe subito un gol. Detto fatto, ci pensa il capitano stavolta.

Hasmsik riceve palla, alza la testa e va a puntare gli avversari: in area non è facile, ma lui con la classe di pochi, con la palla sempre attaccata al piede e la grinta di chi vuole chiuderla, passa lì in mezzo. Un’impresa tutt’altro che facile. Poi la furbizia e la cattiveria (agonistica è chiaro) del capitano che quando sta per essere anticipato da Zukanovic, terzo difensore impegnato per provare a fermare il 17 azzurro, si butta a terra per colpire il pallone e di punta anticipa, a sua volta, Viviano. E’ 1-3, è il 96′ gol in azzurro, è l’agguanto a Careca nella classifica dei marcatori azzurri, è l’ennesimo urlo, l’ennesima gioia, mentre la mano batte forte su quello stemma che Marek ha deciso di sposare.

Il meglio di una settimana fatta di polemiche, di abbracci commoventi e di un’altra importantissima vittoria, è il capitano e la sua perla in quel di Marassi. Una giocata che, fra le altre, permette ad Hamsik, compagni e tifosi di continuare a sognare: un sogno che quel ragazzo con la cresta, i tatuaggi e tanta generosità, coltiva da anni e che mai come ora può diventare realtà…

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