Chi sale e chi scende: il maestro Sarri, la cresta di Marek, il profeta Reina… tristezza per la scomparasa di Raio, la calma olimpica del Comune

Prima edizione della rubrica “Chi sale e chi scende” dedicata all’andamento tutto ciò che ruota intorno al calcio Napoli.

Chi sale

MAURIZIO SARRI: L’allenatore toscano è il vero artefice della crescita del Napoli attraverso un calcio propositivo ma con maggiore attenzione alla fase difensiva. Cambiano gli interpreti, il gioco resta lo stesso con meccanismi sempre più oliati. Dopo 24 anni sulle panchine di squadre di categorie inferiori, sfrutta l’occasione azzurra nel migliore dei modi. L’esordio in Champions è di quelli da incorniciare; da uno così c’è solo da imparare. MAESTRO

ARKADIUSZ MILIK: L’arcangelo polacco, a secco in quel di Palermo, sale in cielo per rimettere le cose a posto in terra d’Ucraina dopo lo svantaggio iniziale e il successivo sbandamento degli azzurri: due colpi di testa, il secondo di intelligenza più che di forza, spazzano via le nubi e spingono il Napoli alla vittoria che vale il primato solitario nel girone B di Champions League. VENTO DELL’EST

MAREK HAMSIK: continua la scalata nella classifica di presenze e reti siglate in maglia azzurra. Con quella che ha sbloccato la gara di Palermo, lo slovacco è a quota 82 in campionato, superando Maradona in questa speciale classifica. I record assoluti di marcature (115, sempre di Diego) e presenze (511, di Beppe Bruscolotti) non sono più così lontani… anche Pal ‘e fierr trema. SU LA CRESTA!

CHRISTIAN MAGGIO: alzi la mano chi non ha pensato, detto o scritto che avrebbe rappresentato una delle poche lacune della rosa allestita nell’ultima sessione di calciomercato. Invece il 34enne di Montecchio Maggiore, senza mai lamentarsi dello scarso minutaggio avuto nella scorsa stagione, si è fatto trovare pronto alla prima occasione . PROFESSIONISTA

JOSE’ MARIA CALLEJON e il suo profeta: Pepe Reina l’aveva detto (“Senza Higuain, Callejon tornerà a segnare come con Benitez”). Il caballero è uomo d’onore e non poteva certo smentire l’amico spagnolo: due doppiette consecutive in campionato, ai danni di Milan e Palermo, oltre al solito preziosissimo contributo tattico. INSOSTITUIBILE

Chi scende

La TRISTEZZA per la scomparsa di Vittorio Raio, giornalista sportivo di spicco che ha seguito le vicende dell’amato Napoli, cala nell’animo di molti di noi. Si esprimeva spesso con toni decisi ma corretti, criticando quando necessario ma sempre in maniera costruttiva. La qualità del giornalismo napoletano non può che risentirne. RIPOSA IN PACE

Il COMUNE di Napoli: I lavori di ristrutturazione dello stadio San Paolo sono ancora in stand-by; le prime stime comunicate dall’assessore allo sport, alla conclusione dello scorso campionato, parlavano di inizio luglio. Più passa il tempo e più un tarlo prende piede nella testa dei tifosi azzurri: che si riferisse a luglio 2017? Oltre a pensare a Napoli 2028, si chiuda al più presto la questione stadio. CALMA OLIMPICA!

La COERENZA della società. I prezzi applicati per l’esordio casalingo con il Milan non hanno rappresentato un caso isolato: contro Bologna e Benfica curve in vendita a 25 e 40 euro rispettivamente, decisamente troppo per un impianto come quello di Fuorigrotta; non più di un anno fa, lo stesso De Laurentiis dichiarava di vergognarsi del San Paolo apostrofandolo in maniera più che colorita. CESSATA!

RAUL ALBIOL: al di sotto delle aspettative la prestazione del difensore spagnolo alla prima di Champions; troppi errori commessi, soprattutto nel primo tempo, che sarebbero potuti costare caro; nella ripresa si riabilita leggermente ma concede una punizione dal limite che ha fatto correre un ultimo brivido. DISATTENZIONE

Il RIMPIANTO per la partenza di Higuain. Ad ogni gol del centravanti argentino si apre una ferita nel cuore di molti tifosi napoletani; per fortuna ci pensano i vari Milik, Mertens, Callejon a rimarginarle prontamente a suon di gol. Se poi si pensa che, anche con i 90 milioni incassati dalla Juventus, sono arrivati (oltre al centravanti polacco e a Zielinski, che già hanno dimostrato il loro valore), Rog, Diawara, Tonelli, Giaccherini e Maksimovic, che Sarri non ha ancora ritenuto pronti alla causa, c’è da esser fiduciosi. GUARDARE AVANTI

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