Torna la rubrica di “Riflettori Puntati“, dedicata all’ avversario di turno del Napoli di Spalletti. Quest’oggi ci occuperemo della Fiorentina e di uno dei suoi giocatori chiave.
Innanzitutto, bisogna esordire partendo dal fatto che la Fiorentina è una delle rivelazioni di quest’inizio di stagione: nonostante le difficoltà prima del ritiro, la squadra viola ha già dimostrato di aver assimilato bene i dettami di Italiano e sembra un gruppo totalmente rivoluzionato dall’anno scorso, anche se l’ossatura della rosa è la stessa.
E, in questa Viola, un ruolo importante lo sta ricoprendo Bonaventura, l’unico over 30 della rosa, Callejon escluso: la gestione, ma più in generale i principi della Viola sembrano esaltare e valorizzare le caratteristiche dell’ex giocatore del Milan.
Infatti, a differenza della gestione Iachini e Prandelli, dove si giocava in un modo molto difensivo volto a lottare sulle seconde palle, mentre con Italiano Bonaventura è libero di inserirsi, di alzarsi quasi sulla stessa linea di Vlahovic, dando fastidio alle linee avversarie.
Il motivo dell’esplosione di Bonaventura, lo accennavamo prima, è per il gioco di Italiano che lo esalta, ma in generale l’ex tecnico dello Spezia ha rivoluzionato questa rosa e l’ha fatta trasformare in una squadra che non ha paura neppure di tenere il pallino del gioco di fronte all’Inter.
Inoltre, avere un giocatore come Vlahovic aiuta lo sviluppo della manovra e dà un riferimento in attacco come il serbo, che ha voglia di stupire ancora di più.
Insomma, sarà una sfida tosta per il Napoli, che è atteso da un banco di prova importante dopo una sconfitta, inattesa alla vigilia, avvenuta giovedì contro lo Spartak Mosca.