PAGELLE MN – Hysaj impeccabile, Politano decide. Mertens flop, macchia di Lorenzo

Ospina  6,5 – Partita particolare, la sua. Archiviato un primo tempo piuttosto ‘soporifero’, dopo il goal di Politano è costretto a fronteggiare la ribalta rossonera che – soprattutto nei concitati minuti finali – si fa molto insistente: prima la reazione in meno di mezzo secondo sulla girata di Rebic, poi l’uscita sulla conclusione di Brahim Diaz lo ergono di diritto tra i gli artefici di questo successo.

Di Lorenzo 6 – Quando sei costretto ad arginare un treno come Theo Hernandez, la tua gara non può che essere di sofferenza tattica e soprattutto fisica. Riesce a fronteggiare lo spagnolo a viso aperto, concedendosi anche numerose sovrapposizioni in attacco volte a liberare lo spazio a Politano. Alla lunga la stanchezza prende il sopravvento e al 69esimo l’intervento scomposto proprio su Theo gli costa l’ammonizione che gli farà saltare la prossima gara, quella con la Roma.

Maksimovic 6,5 – L’ammonizione (discutibile) al 25esimo del primo tempo gli lega un po’ le mani, tanto da preferire – nel tandem con Koulibaly – la scelta di restare più dietro ed attendere i raddoppi di marcatura. Prodigioso il salvataggio al volo sulla conclusione da due passi di Brahim Diaz, ad un minuto dalla fine.

Koulibaly 7 – L’importanza della gara richiedeva una prestazione ‘alla Koulibaly’ che non si è fatta attendere. Quando il senegalese è in forma, c’è poco da aggiungere sulla qualità della sua prestazione. Si esalta particolarmente nell’ultima parte di match quando riesce – nel giro di poco tempo – prima in una grande chiusura su Saelemaekers e poi un intelligentissimo anticipo ai danni di Rebic.

Hysaj 6,5 – Schierato a sinistra, la preferenza per il piede destro non gli è certo d’aiuto, ma lui riesce ottimamente a districarsi sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Al di là della sempre buona fase di copertura, oggi più che mai l’albanese si è lanciato molte volte in strappi offensivi capaci di aprire enormi spazi sulla fascia sinistra. Ottima l’intesa con Insigne che frutta non pochi grattacapi a Dalot.

Fabian Ruiz 6,5 – Lo spagnolo è in evidente spolvero e lo si nota fin da subito: ha padronanza della sua porzione di campo e riesce a non pestarsi i piedi con il compagno di reparto Demme. Fa valere immediatamente il suo enorme bagaglio tecnico dispensando lanci perfetti ai vari Politano ed Insigne ai lati, giungendo persino ad una conclusione violenta e precisa al quale solo un grande intervento di Donnarumma poteva porre rimedio.

Demme 6 – Finalmente un regista! Si chiama il gioco sin dal basso prendendosi pallone, responsabilità e geometrie direttamente dai piedi dei suoi difensori. Cerca continuamente il gioco ‘semplice’, preferendo tracciare linee tanto semplici quanto efficaci.

Zielinski 7 – La partita della consacrazione, alla quale è mancata solo il goal.
Impreciso sulle due conclusioni (prima di destro, poi di sinistro) che avrebbero sicuramente meritato miglior fortuna, il polacco distribuisce spettacolo ed efficacia su una trequarti che sembra essere sempre più il suo habitat naturale. Si diverte a dribblare in mezzo al campo la retroguardia rossonera, culmina la sua prestazione con un assist perfetto per il mancino di Politano.

Politano 7,5 – Che fosse una partita di sacrificio si è dedotto nel momento in cui si è reso conto di avere – sul versante opposto della ‘sua’ fascia – l’inarrestabile Theo Hernandez. Costretto ad innumerevoli ripiegamenti difensivi, l’ex Inter sembra ricordare bene come bruciare quella porzione di campo di San Siro ‘ripagando’ con continui dribbling lo stesso terzino spagnolo.
Dal momento di appannamento nasce la rete (di destro) che regala i tre punti alla rosa di Gattuso e tanto, tanto ossigeno.

Mertens 5 – Non ci siamo, non ancora. Il belga ha sicuramente paura di una ricaduta sulla caviglia (probabilmente) ancora dolorante e non fa nulla per nasconderlo, evitando contrasti più duri e preferendo tocchi semplici e veloci a controlli palla duraturi, che potrebbero potenzialmente esporlo ad aggressioni da parte della difesa di casa. Cerca la conclusione a rete ma viene prontamente murato, riesce ad emergere quando talvolta preferisce ‘venire in contro’ alla manovra, prendendo palla sulla trequarti. Non incide.

Insigne 6,5 – Gioca lontano dalla porta, ma non per questo fa pesare enormemente la sua presenza sull’economia della gara. Cerca di beffare il conterraneo Donnarumma in ben due occasioni, pescando un pallonetto ‘a giro’ che per poco non si insacca. Recupera una quantità di palloni infiniti, prendendo il pallino del gioco a partire dal basso e trasformando quasi ogni azione difensiva in offensiva. La qualità è tanta ed è sotto gli occhi di tutti, specie quelli di Dalot che – poverino – avrà avuto il mal di testa a fine gara.

Gattuso 6,5 – Era la prova del nove e non l’ha fallita. La recente eliminazione dall’Europa League ha confermato quella che prima era solo una sensazione: la possibilità di preparare una gara di campionato nella cosiddetta ‘settimana tipo’ fa emergere le buone idee tattiche di Gennaro Gattuso.
Strappa al suo Milan tre punti fondamentali per la rincorsa all’Europa, è chiamato a non fallire più.

Osimhen 6 – Entra per sostituire un insipido Mertens, cerca la profondità contro i centrali rossoneri che – sul piano della velocità – non sembrano soffrirne il gap. Cerca un tiro al volo al 93esimo che esce di poco fuori, sembra riprendere forma e confidenza con il campo.

Elmas – S.v.

Bakayoko –  S.v.

Mario Rui – S. v.

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