Moviola MN – Caso Insigne, ecco cosa ha sentito Massa. Emblematica la risposta di Gattuso

La sconfitta di ieri sera del Napoli contro l’Inter è stata un vero e proprio rimpianto per gli azzurri, in controllo fino al 70′ quando un episodio ha indirizzato la sfida a favore della squadra di Conte. Dopo il calcio di rigore concesso per fallo di Ospina su Darmian è arrivata anche l’espulsione diretta di Lorenzo Insigne, diventata un vero e proprio caso. Oltre a questo, la direzione di gara del signor Massa ha lasciato parecchio a desiderare.

Mancano diversi falli nel primo tempo

In una prima frazione che non ha visto particolari situazioni da sottoporre a lente d’ingrandimento, c’è comunque qualche dettaglio da segnalare. Alcuni falli evidenti non sono stati neanche fischiati, ossia quello di Brozovic su Zielinski, di Koulibaly su Barella al limite dell’area del Napoli, il tocco di mano di Insigne e anche un intervento falloso di Di Lorenzo ad inizio ripresa.

Il caso Insigne

Al minuto 70 l’Inter conquista un calcio di rigore per fallo di Ospina su Darmian, posizione di partenza regolare. Penalty giusto così come l’ammonizione al portiere colombiano. Ci sono le proteste da parte dei giocatori del Napoli che portano all‘espulsione diretta di Insigne, accusato dall’arbitro di avergli rivolto un’espressione irriverente mentre questi stava dialogando con la sala VAR. Effettivamente dalle immagini si vede proprio come Massa vada ad imputare al numero 24 di aver detto “vai a cag*re”. Subito dopo i calciatori azzurri, su tutti Insigne e Di Lorenzo, cercano di spiegare che la frase, non è arrivata dalla bocca del capitano, ma la decisione non cambia. Inter in vantaggio grazie alla trasformazione di Lukaku.

L’accaduto ha suscitato inizialmente diverse polemiche, quasi tutte spazzate via dalle parole di Rino Gattuso nel post gara. Il tecnico azzurro ha confermato la frase rivolta da Insigne a Massa, ma ha fatto anche luce sulla poca “sensibilità” e sul poco buon senso dell’arbitro. Che, come affermato anche da Graziano Cesari, ha cercato il conflitto con i calciatori e ha condizionato la partita degli azzurri. Da regolamento, però, ogni qualvolta che un giocatore manda l’arbitro a “quel paese” scatta il cartellino rosso, sebbene Ringhio, a suo dire, queste cose succedono solo in Italia.

Piovono ammonizioni nella ripresa

Il secondo tempo è stato particolarmente teso e ricco di cartellini, soprattutto dopo il vantaggio interista. Prima erano arrivati due gialli per Brozovic, fallo su Lozano partito in velocità, e per Bakayoko, intervenuto da dietro su Lautaro; dopo l’ammonizione ad Ospina, che aveva causato il penalty, ne sono arrivate altre 5 nel giro di un quarto d’ora. L’unico azzurro sanzionato di questi 5 è Lozano, che prima commette fallo su Darmian poi protesta con veemenza contro l’arbitro. Puniti Lukaku che impedisce platealmente il rilancio di Ospina, Skriniar che travolge Lozano dopo aver perso palla, D’Ambrosio che stende Politano impedendo una ripartenza e Handanovic per perdita di tempo. In più manca un cartellino a Bastoni e a Koulibaly, che vanno entrambi dritti sull’avversario, rispettivamente Lozano e Hakimi. E all’88’ manca il secondo giallo a Skriniar che interviene in ritardo su Lozano all’altezza della tre quarti.

Di seguito le valutazioni finali di MondoNapoli:

Arbitro Massa 5: Insufficiente non per l’episodio riguardante Insigne, ma per la gestione disciplinare nell’arco di tutti i 90 minuti.

Assistenti e VAR 6: Il rigore è giusto, mentre sulle semplici ammonizioni la tecnologia non può intervenire.

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