Spiragli tattici Vol.28: Gattuso sta completando il Napoli

Andata in scena ormai due giorni fa, la partita tra Napoli e Genoa ha dato prova della forza degli azzurri nel saper cambiare in senso positivo, migliorandosi, vincendo e convincendo sotto la guida attenta e intelligente di Gennaro Gattuso.

Questo articolo è la versione scritta dell’analisi andata in onda durante MondoNapoli Live – trovate il video qui -.

Cattivi in campo come lo era il mister

La squadra scesa in campo contro quella di Maran era una squadra iper offensiva: basti pensare che, nel 4-2-3-1, i due davanti alla difesa erano Zielinski e Fabiàn Ruiz – sul quale dopo apriremo una grande parentesi -.

Tutta questa carica offensiva doveva essere però equilibrata: nell’immagine che segue, possiamo vedere il 4-4-2 del Napoli in fase di non possesso.

Mertens e Osimhen, come successo a Parma, facevano una prima pressione sui portatori di palla e costringevano il palleggio del Genoa a destra o a sinistra, dove era subito forte la pressione di Insigne da una parte e Lozano dall’altra, con anche Di Lorenzo che andava ad attaccare il quinto di centrocampo del Genoa per costringere i rossoblu a lanciare palla in avanti, dove Koulibaly e Manolas sono stati padroni del campo per tutti i 90 minuti.

Insomma, un Napoli tanto offensivo quanto aggressivo che grazie a questo modo di interpretare il match è riuscito a segnare le reti del 3-0 e 4-0, grazie a dei regali dei rossoblu.

Questo tipo di gioco, però, sarà difficile da riproporre già domenica contro la Juventus avendo davanti un avversario che gioca molto più alto e che cerca di chiuderti nella tua metà campo: aspettiamoci, con più probabilità, uno tra Demme e Lobotka dal 1’ e di conseguenza un 4-3-3 di partenza.

L’1-0 nel ricordo del “7” per eccellenza

La rete che ha dato il via alle danze è stata quella dell’ormai ritrovato Hirving Lozano, che sta dando continuità, ormai dalla fine dello scorso campionato, alle sue ottime prestazioni.

Fonte immagine: canale Youtube Serie A

Nell’immagine qui sopra, possiamo vedere come il Napoli è arrivato al gol: Mertens e Insigne, poco prima di questo fermo immagine, erano in posizioni praticamente opposte. Quando il pallone è arrivato al 14, il capitano del Napoli è entrato in area di rigore per poi uscire nuovamente portandosi via un uomo. Intanto il belga, palla al piede, sta rientrando sul suo destro per crossare il pallone lungo sul secondo palo, dove Osimhen e Lozano “scherzano” con la difesa del Genoa.

Infatti, il possente numero 9 è in area di rigore e la sua presenza è fondamentale: è marcato a uomo da uno dei difensori, ma anche Luca Pellegrini ha un occhio di riguardo per il centravanti azzurro. In questo modo, grazie alla sola presenza in area del nigeriano, il terzino italiano perde alle sue spalle Lozano, che, con un movimento a ricordare il numero 7 per eccellenza, Josè Maria Callejon, facilmente insacca lo splendido pallone servito da Mertens.

Da sottolineare, in questa immagine, anche la posizione di Fabiàn Ruiz: a Parma, con il 4-3-3 che diventava un 2-3-5 in fase offensiva, lo spagnolo giocava al limite dell’area di rigore. Qui lo vediamo qualche metro più indietro, pronto a fare da muro a un possibile contropiede genoano e prendere posizione nel 4-4-2 analizzato poco fa. Tanto sacrificio quanta intelligenza per un giocatore come lui, ma ci torneremo più avanti.

Il sole dopo la – quasi – tempesta: il gol che ha cambiato il match

Dopo l’infortunio di Insigne e l’ingresso di Elmas, il Napoli ha avuto un po’ di problemi nel palleggio e nel costruire azioni pericolose: con il 24 in campo erano state sette insieme a quella del gol.

Gattuso, nel post partita, ha detto che se ci fossero stati problemi per qualche minuto ancora, avrebbe fatto scendere in campo uno tra Demme e Lobotka passando al 4-3-3, gestendo la partita e cercando di colpire al momento giusto.

Invece, dopo soli venti secondi, il Napoli dimostra tutta la sua potenza offensiva, illuminando gli occhi di ogni spettatore con la luce dei singoli e del collettivo.

Fonte immagine: canale Youtube Serie A

In questa prima immagine vediamo Zielinski palla al piede che ha ormai cambiato passo, caratteristica che fa del polacco un centrocampista speciale: Lerager ormai non riesce a tenere seguire il numero 20.

Intanto Elmas segue l’azione sull’out di sinistra, avanzando lungo linea; Osimhen crea uno spazio centrale proprio per l’avanzata di Zielinski, portandosi via con uno dei suoi scatti fulminei due centrali rossoblu.
Dall’altro lato del campo, Lozano fa un ottimo lavoro senza palla: segue l’azione ancora molto largo, tenendo così impegnato Luca Pellegrini che per forza di cose non può stringere, aumentando di molto l’ampiezza della difesa del Genoa. Mertens segue centralmente, sulla stessa linea del portatore di palla.

In questa seconda immagine, vediamo che ormai gli azzurri sono arrivati in area di rigore e il pallone è tra i piedi del coraggioso nuovo numero 7, Elmas, che fa una cosa fantastica per intelligenza e tempistica: serve di prima, con il sinistro, Osimhen, che è andato di nuovo centralmente a impegnare e disturbare la difesa del Genoa, altra conferma dell’importanza della sola sua presenza in area di rigore. Questo tocco di prima non da al Genoa il tempo di poter tornare e difendere l’avanzata azzurra.

Intanto, vedete come Marchetti stia indicando al centro: infatti, Dries Mertens è al limite dell’area che sta arrivando in maniera pericolosa, dopo aver seguito l’azione dal nascere.

L’area di rigore del Genoa, dal lato opposto al pallone, è ancora vuota: questo sempre perché Hirving Lozano sta facendo un ottimo lavoro senza palla, impegnando ancora il povero Pellegrini.

Nella terza e ultima immagine, si conclude questo gol spettacolare: Osimhen di prima, con il tacco, serve Zielinski che va palla al piede nello spazio che Mertens, proseguendo la sua corsa e portandosi via due giocatori del Genoa, gli ha lasciato per insaccare tranquillamente.

Un gol che esalta il potenziale offensivo, collettivo e individuale, della squadra di Gennaro Gattuso.

L’evoluzione di Fabiàn Ruiz: in attesa del calciomercato

Infine, un piccolo focus sulla partita di Fabiàn Ruiz, che rispetto al match contro il Parma ha cambiato molto il suo approccio, risultando uno dei migliori in campo.

Analizzando la sua heatmap, cioè la zona di azione dello spagnolo nella partita di domenica, vediamo che le zone in rosso, cioè quello dove più ha agito Fabiàn, sono quelle attorno al centrocampo, specialmente nella metà campo del Napoli.

Questo perché lo spagnolo ha fatto una partita, come detto in precedenza, diversa da quella di Parma: a fronte di tanti giocatori offensivi presenti dal 1’, i suoi compiti sono stati in fase di non possesso di fare da schermo nella linea di centrocampo a 4, dove ancora deve migliorare (e proprio per questo il Napoli interverrà sul mercato); in fase di possesso, soprattutto nel secondo tempo, molte volte Fabiàn ha agito da play basso, andandosi a prendere il pallone in una posizione molto arretrata per far partire l’azione.

Possiamo notare dalle sue statistiche che, in quella posizione e con questi compiti, il numero 8 ha sbagliato veramente poche cose, dimostrando le sue enormi qualità.

Insomma, un Napoli aggressivo che ha sfruttato al meglio tutto il suo potenziale offensivo contro un avversario che lo ha permesso, esaltando molti concetti, come l’importanza di alcuni singoli e il grande lavoro del mister.

Ora, sperando il meglio per la salute di tutti, c’è la Juventus.

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