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Romanzo Calcistico: Gennaro Iezzo, leader dalla C all’Europa

Ha dovuto fare un lunghissimo giro per l’Italia, Gennaro Iezzo, prima di approdare a 32 anni in quella squadra, il Napoli, di cui è da sempre grande tifoso: è lui il protagonista della puntata numero 30 della rubrica Romanzo Calcistico. Juve Stabia, Scafatese, Nocerina, Verona, Catania e Cagliari le sue squadre prima del suo approdo in azzurro. In scadenza di contratto dopo una buona annata in A con i sardi, Gennaro Iezzo non ci pensa due volte prima di accettare il Napoli in serie C, coronando finalmente il uso sogno.

Il torneo 2005-06 è poco più che una formalità, ma il buon Gennaro si fa subito ben volere dal pubblico grazie alle sue parate. Ben altro apporto, il suo, per il difficilissimo campionato di B dell’anno successivo, in cui partecipa anche la Juventus retrocessa dopo Calciopoli.

Baluardo di una difesa fortissima, il portiere stabiese (che spesso indossa anche la fascia di capitano) diventa decisivo in più occasioni per salvare la porta degli azzurri, risultando anche il portiere meno battuto della squadra di Edi Reja (con appena 25 reti subite in 39 partite). Memorabile il colpo di reni su Leon nello storico Genoa-Napoli del 10 giugno 2007, un indimenticabile 0-0 con promozione in massima serie per entrambi i club, da troppo tempo lontani dai palcoscenici del calcio che conta.

Titolare anche nella stagione 2007-2008, vari problemi fisici lo tengono a lungo fermo ai box, mentre la porta azzurra viene difesa prima dallo storico secondo, Matteo Gianello, e poi dalla “meteora” Nicolas Navarro. La squadra non risente dell’alternanza tra i pali e si qualifica per l’Intertoto, tornando in Europa dopo ben 14 anni, dove Iezzo debutta contro il Panionios e corona la scalata dalla C alle coppe europee.

Nel campionato 2008-09, disputa un girone d’andata strepitoso, mostrandosi più in forma che mai. Su tutte spicca la sfida a San Siro col Milan del 2 novembre 2008, dove Gennaro para tutto (anche un rigore a Kaká), per poi essere battuto solo da un beffardo autogol di Denis. Ma ecco di nuovo i problemi fisici, che lo costringono a cedere il posto a Navarro. Forse non a caso, la sua assenza coincide con la crisi della squadra, risucchiata dalla zona Champions ad un anonima metà-classifica: un trend che costringe Aurelio De Laurentiis ad esonerare Reja (rimpiazzato da Roberto Donadoni).

Ormai 36enne, nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011 ricopre il ruolo di secondo portiere alle spalle di Morgan De Sanctis, collezionando solo tre presenze in Coppa Italia. Ma la sua esperienza ne fa un vero leader dello spogliatoio della magnifica squadra di Walter Mazzarri, che raggiunge prima l’Europa League e poi, soprattutto, la Champions.

Per Gennaro Iezzo può bastare così, visto che nell’estate 2011 va via a parametro zero, ritirandosi dall’attività agonistica prima di fare esperienze in vari staff e di mettersi a lavorare con le scuole calcio. Anche se Iezzo, sempre tifoso azzurro, va spesso a parlare in radio e tv del suo Napoli, passione per l’eternità.

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