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“IL GIORNO DOPO, LA PARTITA IN 5 PUNTI”: Napoli-Atalanta

Gentili lettori e lettrici di MondoNapoli bentornati a “IL GIORNO DOPO, LA PARTITA IN 5 PUNTI” la rubrica di approfondimento sui temi più importanti che ogni partita del Napoli ci fornisce.

Analizziamo quest’oggi la sfida del San Paolo tra Napoli ed Atalanta: partita dai due volti per gli azzurri che prima dominano per circa 60 minuti segnando soltanto un gol sprecandone davvero troppi anche sottoporta e poi dopo il pareggio subito calano clamorosamente nel finale permettendo ai bergamaschi di uscire ancora una volta vittoriosi dal San Paolo. Vittoria che avvicina gli uomini di Gasperini ad una insperata qualificazione in Champions League e un sconfitta che acuisce il momento negativo dei ragazzi di Ancelotti. Ma procediamo ora con i nostri consueti 5 punti:

1) A conti fatti, ora che la stagione volge al termine, si può affermare che gli azzurri potevano fare sicuramente qualcosa in più quest’anno tra Coppa Italia e magari Europa League, ma non certo in Champions dove non si è passati per un pelo contro degli squadroni o in campionato. Il Napoli è e sarà secondo e lì si è trovato tutto l’anno. Nell’anno in cui la Juventus compra CR7 più i vari Cancelo, Can e compagnia cantante questo Napoli di più non avrebbe potuto fare, sarà la prima delle “normali” e viste le griglie estive non sembra poi così male.

2) Da molti l’arrivo di Ancelotti è stato visto come l’arrivo di colui che veniva a prendere il posto del capopopolo Sarri e quindi come minimo per farsi amare avrebbe dovuto vincere un trofeo (cosa non fatta da Sarri) o portare subito dei grandi campioni affermati alle pendici del Vesuvio. Tutto e subito insomma, ma non funziona così. Tempo al tempo verrebbe da dire, ma qui si pretende sempre senza analizzare le cose nel modo giusto.

3) Arriviamo alle note dolenti: anche ieri contro l’Atalanta, come da molti mesi a questa parte, abbiamo assistito alla morte del tifo sano ed è stata sancita la fine della critica costruttiva. Chi si reputa davvero un tifoso incita la squadra e non preferisce fare cori gratuiti contro il presidente, che di certo non sbaglia i gol sottoporta come i nostri attaccanti quest’anno, o fischiare i giocatori non appena le cose non vanno per il verso giusto. Non mi stancherò mai di dirlo: prima crescerà la tifoseria e di conseguenza l’ambiente attorno alla squadra e prima il Napoli stesso potrà fare quel passetto in avanti da molti richiesto. Passo in avanti che personalmente credo il Napoli abbia già fatto ormai da anni essendo sempre ai vertici del calcio italiano e mina vagante nelle competizioni europee, cose mai avvenute nella precedente storia azzurra.

4) Ormai paradossalmente il problema del Napoli stanno diventando i gol. Davvero troppe le occasioni che gli azzurri quest’anno sprecano durante ogni partita, una grande squadra riesce a fare anche due gol con mezzo tiro in porta. Gli uomini di Ancelotti, invece, nonostante la grande mole di occasioni create in ogni match, non riescono ad essere mai realmente incisivi sottoporta. Al di là di ogni discorso sull’allenatore o sulla società bisogna analizzare molto bene questo dato piuttosto sconfortante. Problema di uomini o di fase offensiva? Verrebbe da dire di uomini, nonostante la qualità lì avanti non manchi affatto, ma sarebbe dunque il caso di scandagliare anche il mercato degli attaccanti. Urge un bomber da affiancare ad Arek Milik che a mio modo di vedere ha più le caratteristiche di una seconda punta e trarrebbe giovamento dalla presenza di un vero attaccante da area di rigore.

5) Nonostante i molti demeriti del Napoli, che non ha più volte chiuso la partita, vanno riconosciuti i giusti meriti anche all’Atalanta di Gasperini, una squadra davvero spettacolare che pratica un calcio molto poco italiano e sempre più europeo. La vittoria del San Paolo ha aperto scenari inaspettati alla squadra del presidente Percassi che ora potrebbe clamorosamente centrare anche una quantomai inaspettata qualificazione in Champions League. Vista la mediocrità dimostrata nel corso di questa stagione da parte di squadre sulla carta nettamemte superiori come Roma, Milan o Lazio sarebbe più che mai giusto un premio al grande lavoro svolto sin qui da mister Gasperini e dal suo staff.

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