Juan Camilo Zuniga è il protagonista della puntata numero 21 della rubrica Romanzo Calcistico. Per lui 6 anni in maglia azzurra, dal 2009 al 2015, in un’esperienza dai due volti: straordinari i primi 4 anni, tristi e pieni di problemi fisici gli ultimi due.
Come molti giocatori di quel periodo, è per lui provvidenziale l’arrivo sulla panchina del Napoli di Walter Mazzarri. Col tecnico toscano, Zuniga (pagato 8 milioni al Siena) riesce pian piano a trasformarsi da esterno destro a sinistro, divenendo uno splendido jolly per le fasce nel 3-5-2 o 3-4-2-1. Se nel primo anno chiude con 24 presenze totali, è nella stagione 2010-2011 che esplode definitivamente, scalzando pian piano Andrea Dossena dalla maglia da titolare sull’out sinistro.
Bravissimo in fase di spinta, grazie a Mazzarri Zuniga migliora moltissimo in fase difensiva, dando una grossa mano (come Maggio dall’altra parte) al trio Campagnaro-Cannavaro-Aronica. Per lui, quell’anno, anche due gol contro Catania e, soprattutto, Inter. È infatti sua la rete con cui in Napoli strappa l’1-1 ai nerazzurri, ottenendo il terzo posto finale e, dunque, ritorno in Champions League dopo 21 anni (dopo aver a lungo sperato anche nello scudetto, poi andato al Milan).

Anche nella stagione 2011-2012 Zuniga (ormai punto fermo della nazionale colombiana) si conferma a livelli eccellenti, giocando una grande Champions League ma col rimpianto di un gol sciupato col Chelsea in terra inglese (sarebbe stato il 2-2 in quella sfortunata partita poi terminata 4-1 per i “bleus”). Ma il 20 maggio 2012, arriva per lui una grande soddisfazione: la vittoria della Coppa Italia. Juan Camilo è ovviamente titolare nella vittoriosa finale contro la Juventus, risultando tra i migliori in campo. Ormai imprescindibile anche per gli azzurri, nella stagione seguente è ovviamente tra i migliori, contribuendo al secondo posto in classifica.
L’addio di Mazzarri sembra allontanare da Napoli anche Zuniga, tentato dalla Juventus a un anno dalla scadenza del contratto. Aurelio De Laurentiis ha paura di perderlo, così gli offre un ricco rinnovo fino al 2018. È proprio lì che per lui cominciano i problemi fisici, dopo un inizio incoraggiante con Rafa Benitez. Il 21 ottobre 2013 si sottopone ad un intervento chirurgico per rimuovere una calcificazione al ginocchio destro. I tempi di recupero sono stimati in circa due mesi, ma, nel mistero generale, Zuniga torna in campo solo dopo sei mesi e mezzo, l’11 maggio 2014, alla penultima di campionato sul campo della Sampdoria (dopo che il Napoli ha vinto un’altra Coppa Italia senza di lui). La stagione 2014-2015 è sulla falsariga della precedente: colleziona infatti solo 10 presenze.

L’addio è nell’aria, con Maurizio Sarri che lo mette di fatto fuori rosa, prima di parentesi non certo indimenticabili al Bologna e al Watford (dove ritrova il suo mentore Walter Mazzarri). Un vero peccato, perché il vero Zuniga si è di fatto visto fino ai 28 anni, prima di un rapido declino che lo ha portato nello scorso luglio al ritiro dall’attività agonistica.





