Da Stoccarda a Zurigo: dopo trent’anni il Napoli rincorre di nuovo il sogno europeo

IL PASSATO – Il 17 Maggio 1989 non sarà mai una data qualunque per i tifosi del Napoli. Quel giorno, infatti, gli azzurri trascinati da Maradona e Careca vincevano una storica Coppa Uefa in quel di Stoccarda che tutt’oggi è l’unico trionfo a livello europeo nella storia del club partenopeo.
Era un mondo totalmente diverso: Mia Martini cantava a Sanremo “Almeno tu nell’universo”, nasceva il Game Boy e cadeva il Muro di Berlino. Persino il nome della competizione è cambiato: dal classico “Coppa Uefa” si è passati ad un più moderno “Europa League”.

IL PRESENTE – Ma, sebbene il contesto storico a distanza di trent’anni sia completamente differente, la voglia di rivalsa europea da parte del Napoli è immutata. La squadra di mister Ancelotti infatti si presenta in questa Europa League come una delle potenziali favorite alla vittoria finale, soprattutto dopo la sfortunata ma pur sempre esaltante esperienza in Champions League di quest’anno. D’altra parte una squadra che fino all’ultima giornata è riuscita a contendere la qualificazione agli ottavi di Champions a Liverpool e Psg (cosa che i tifosi partenopei tendono troppo spesso a dimenticare) non può non essere annoverata tra le possibili vincitrici della seconda competizione calcistica più importante a livello europeo.

QUESTIONE DI MOTIVAZIONI – Certo, per arrivare fino in fondo a questo tipo di torneo serviranno, a differenza del passato, concentrazione, motivazioni giuste e capacità di gestire i momenti delle partite tra andata e ritorno ma la presenza di un allenatore come Ancelotti sembrerebbe una garanzia in tal senso.
Il percorso in Europa League degli azzurri partirá dal Letzigrund Stadion di Zurigo e, nonostante l’avversario non sia dei più temibili (da tenere d’occhio tra le fila degli svizzeri il talento di origini kosovare Kololli), verrà sicuramente schierata la miglior formazione possibile proprio per dimostrare la volontà di puntare forte su questo obiettivo. In fondo con lo Scudetto ormai sempre più orientato verso Torino sponda bianconera per l’ottava volta consecutiva e con l’eliminazione arrivata in Coppa Italia non resta altra possibile via al Napoli per cercare di dare un senso a questo finale di stagione e provare ad alzare un trofeo che manca ormai da troppo tempo e che questo gruppo quasi a fine ciclo meriterebbe per quanto fatto vedere negli ultimi anni.

DUBBIO FINALE – Ma come verrà dunque ricordata questa stagione? Come un’annata di transizione o come una memorabile cavalcata da raccontare con gioia ed emozione?
Difficile a dirsi ora ma lo sviluppo del viaggio europeo degli azzurri ci aiuterà senz’altro a dissipare i nostri dubbi.

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