Romanzo Calcistico: Gokhan Inler, uno “svizzero-turco-napoletano”

Uno “svizzero-turco-napoletano”. Così può certamente essere definito Gokhan Inler, centrocampista elvetico di origine turca, protagonista della puntata numero 16 della nostra rubrica Romanzo Calcistico. Aurelio De Laurentiis lo accoglie in maniera cinematografica nell’estate 2011, dopo aver speso ben 18 milioni per strapparlo all’Udinese. Alla sua presentazione, Gokhan indossa infatti una maschera da leone, per poi svelarsi a stampa e tifosi, che lo immaginano come un top-player.

Le aspettative sono forse eccessive, per cui Inler sembra faticare a trovare continuità di rendimento a fianco di Gargano. Eppure Walter Mazzarri punta sempre su di lui, colonna della nazionale svizzera che cresce partita dopo partita. Fino al 7 dicembre, quando il suo gol al Villareal (gran tiro da lontano, la sua specialità) vale di fatto la storica qualificazione agli ottavi di Champions League. Quegli ottavi in cui Gokhan lascerà ancora il segno, ma il suo gol allo Stamford Bridge non basta ad eliminare il Chelsea, con i futuri campioni d’Europa che ribaltano il 3-1 del San Paolo e volano verso la gloria. Inler (che in squadra può contare anche sul connazionale Blerim Dzemaili) si inserisce perfettamente nella realtà napoletana, ed è tra i più entusiasti per la vittoria della Coppa Italia contro la Juventus, primo trofeo del post-Maradona.

La “colonia svizzera” si allarga con l’arrivo di Valon Behrami, e il suo rendimento diventa migliore, anche grazie al passaggio al 3-5-2 (modulo in cui fu protagonista ad Udine). Behrami-Inler-Hamsik è una mediana fortissima, perno della squadra che lotta a lungo per il primato con i bianconeri. Sono ben 6 i gol di Inler nella stagione 2012-13, tra cui una doppietta al Pescara, frutto (manco a dirlo) di due tiri da fuori area. Ma ecco che torna la discontinuità, che nella parte finale del torneo lo relega in panchina a favore del connazionale Dzemaili.

Con l’arrivo di Rafa Benitez, Hamsik diventa trequartista nel 4-2-3-1, cosicché il centrocampo è interamente basato sul trio svizzero. La coppia Inler-Behrami regge la mediana fino a gennaio, quando arriva un certo Jorginho, che con Gokhan formerà un bel duo di quantità e qualità, il quale contribuirà alla vittoria della Coppa Italia, la seconda per Inler a Napoli, il 3 maggio 2014 contro la Fiorentina.

Terminato il campionato, vanno via i due connazionali Behrami e Dzemaili. Si favoleggia di Mascherano, ma per la stagione 2014-15 accanto a Inler e Jorginho ci sono David Lopez e Walter Gargano. I due titolari però incappano in una stagione complessa, impreziosita comunque dalla vittoria in Supercoppa a Doha contro la Juventus: in quell’occasione Inler ha messo a segno il quarto dei rigori che hanno assegnato il trofeo agli azzurri.

Se Jorginho è destinato a rinascere con Maurizio Sarri, per lo svizzero non c’è più posto in squadra. Dopo quattro anni e a un anno dalla scadenza del contratto, la società decide quindi di cederlo al Leicester, in cui vivrà da comprimario lo storico titolo della compagine di Claudio Ranieri, andando poi in Turchia, prima tra le fila del Besiktas (avversario applaudito del Napoli in Champions) e attualmente al Basaksehir.

La sua è una parentesi chiusa con i colori azzurri, ma non con la città di Napoli, da lui visceralmente amata: indimenticabile la commovente lettera d’addio ispirata dalle parole di Pino Daniele. Un gesto non certo passato inosservato, tanto che il sindaco Luigi de Magistris ha voluto consegnargli dopo pochi mesi la cittadinanza onoraria. Così, Gokhan Inler potrà davvero dire di essere un orgoglioso “svizzero-turco-napoletano”.

Articolo precedenteCapitolo rinnovi, nodo clausola per due azzurri. Hamsik e Mertens potrebbero partire: le ultime
Articolo successivoCorrSport insiste: “I parigini cambiano strategia per Allan, sul piatto soldi (tanti) e… una sponsorizzazione!”