Rieccoci ad analizzare il viaggio del capitano azzurro in questo, ormai consueto, appuntamento settimanale. Lo slovacco, ha deciso di raccontarsi in un’autobiografia edita da Mondadori Electa, contenente un racconto introduttivo dello scrittore Maurizio De Giovanni. E’ proprio con la prima parte di questo testo che abbiamo inaugurato la rubrica ed oggi continueremo con l’analisi di quest’ultimo, che ci permetterà, la prossima settimana, di iniziare a dar voce alle parole raccontate proprio da Marek Hamsik.
Siamo finalmente giunti al termine della parte introduttiva dell’autobiografia di Marek Hamsik. Tale sezione si conclude con una considerazione del presidente Aurelio De Laurentiis in merito al giovane ragazzo approdato a Napoli in un lontano 2007, tra la contestazione dei tifosi che chiedevano un club solido e non colpi ad effetto, ed una presentazione fatta assieme al compagno Ezequiel Lavezzi in videoconferenza perché ADL era in America. Autore di questo duplice acquisto fu Pierpaolo Marino, a quei tempi fidato DS della società partenopea, con la quale ancora oggi è fortemente legato in maniera sentimentale.
Queste le parole del patron azzurro sullo scugnizzo partenopeo numero uno: “Marek Hamsik è certamente la bandiera del mio Napoli. Non solo perché è con noi da quando siamo arrivati in serie A, e ormai parliamo di oltre 11 anni. Ma soprattutto è la nostra bandiera per l’attaccamento che ha mostrato alla maglia, alla società, alla città di Napoli e a tutto il territorio campano. Tant’è che vive, anche per la sua grande professionalità, vicino al centro sportivo di Castelvolturno. Un calciatore perfetto sia come tecnica che come anima. Un ragazzo al quale tutti vogliono bene e che sarà per sempre nei cuori di tifosi del Napoli e nel mio. Forza Marek, avanti insieme fino a conquistare tutte le cose più belle e ambite.”
