Retròpassaggio – Cagliari-Napoli: le origini (probabili) di una strana rivalità

Torna, anche questa settimana, “Retròpassaggio”: la rubrica di Mondo Napoli che vi permettere di rivivere aneddoti e scoprire curiosità legate al passato prendendo spunto dalla prossima gara degli azzurri.

Stasera la squadra di Sarri, dopo l’eliminazione dall’Europa League, sarà protagonista sul campo del Cagliari per continuare a difendere il primato e la gara contro i sardi si preannuncia, come sempre, tutt’altro che semplice. Quella con il Napoli, per i tifosi rossoblu, viene infatti vista sempre come una gara da un sapore particolare, in alcuni casi addirittura il match dell’anno, come hanno più volte dichiarato da Cagliari. Una visione figlia di una forte rivalità (sentita, però, in particolar modo dai tifosi del Cagliari verso i partenopei) che negli anni si è accentuata sempre di più.

A quando, o meglio a quale episodio, risale l’odio sportivo (si spera) dei rossoblu nei confronti dei tifosi azzurri è noto a pochi. In realtà fra le due tifoserie non c’è mai stata simpatia, ma per trovare la goccia che fece traboccare il vaso bisogna tornare al lontano 15 giugno del 1997 quando, al San Paolo, Cagliari e Piacenza si giocavano, in uno spareggio, la permanenza in Serie A. Chi fra le due compagini avrebbe perso sarebbe retrocessa in B. Il campo neutro designato fu appunto l’impianto di Fuorigrotta dove, ad assistere al match, arrivarono molti tifosi del Cagliari (all’incirca 25000) e meno di 5000 emiliani. I napoletani presenti al San Paolo però si schierarono palesemente con i tifosi del Piacenza. La squadra emiliana si impose per 3 a 1 sui sardi (allenati da Carletto Mazzone) e ottenne la permanenza in Serie A, condannando gli avversari alla retrocessione.

Il motivo della presa di posizione da parte dei partenopei, oltre alla poca simpatia verso gli isolani, fu anche la presenza sulla panchina del Piacenza del tecnico Bortolo Mutti che era già promesso alla panchina del Napoli per la stagione successiva. Ai tifosi del Cagliari, chiaramente, il palese schieramento dei sostenitori azzurri non andò giù. Da allora i rapporti fra le due tifoserie si sono dunque totalmente deteriorati e ad accentuare il sapore particolare di questa sfida si sono aggiunti i tanti match rocamboleschi che hanno visto protagoniste le due squadre in questi anni (un esempio su tutti l’ormai nota pallonata di Lavezzi ad Allegri, allora sulla panchina del Cagliari).

A tutto ciò andrebbero poi aggiunte questioni legate al tifo organizzato e agli scontri avvenuti, in occasione di quello spareggio, fra le frange estreme delle due tifoserie.
Una cosa è certa: Cagliari-Napoli, in Sardegna, non è vissuta come una gara qualsiasi e stasera per gli azzurri non sarà una passeggiata di salute. Ancora una volta sarà necessario buttare il cuore oltre l’ostacolo. Tutti uniti, verso l’obbiettivo comune.

 

 

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