LA CHIAVE TATTICA – La Semplicità targata Spal

Nuovo appuntamento con “La Chiave Tattica”! Quest’oggi analizzeremo la SPAL, promossa lo scorso anno dalla cadetteria al termine di una cavalcata trionfale.
Buonissima parte di questo trionfo inaspettato e sorprendente è marchiato Leonardo Semplici, il regista di questo film eccezionale.
Durante questa corsa Semplici ha mantenuto un 3-5-2  tanto fluido in fase di possesso, quanto coperto e ben strutturato in fase difensiva. La squadra cerca sempre di impostare il gioco da dietro, sfruttando in modo attivo i tre centrali, come se agissero da play bassi.

I centrocampisti devono supportare la difesa e appoggiare i terzini nella loro salita: tutto ciò permette, nel caso in cui si dovesse alzare anche una mezzala, un atteggiamento iper offensivo con quattro-cinque uomini in attacco.
Verificatosi tutto ciò, ci sono diversi sbocchi sulla trequarti: le punte “pascolano” per tutto l’attacco, garantendo appoggi verticali e inserimenti per mezzali e terzini, principalmente con la palla a terra e sovraccaricando un lato per poi aprire improvvisamente quello meno “intasato” di uomini.

Il gioco verticale, punto di forza di questa squadra, ha però un rovescio della medaglia: è anche il punto debole della SPAL. Questo perchè i ferraresi si concentrano, in fase difensiva, sul controllo del possesso, cercando di diminuire il più possibile l’iniziativa avversaria. Quando questo tentativo va a vuoto, il rischiometro raggiunge il picco massimo e la squadra concede azioni su azioni aglia vversari. E questo è sicuramente un aspetto che Sarri terrà in considerazione. Un altro punto debole risiede nei duelli individuali: spesso i centrali si rivelano inclini all’errore e per questo concedono tanto. Il problema è stato risolto dalla società con l’acquisto di Oikonomou e Felipe, due centrali che daranno man forte a tutto il reparto arretrato che conterà ancora su Francesco Vicari, perno insostituibile di questo team.

 

Il mercato, infine, rispecchia la filosofia di gioco di mister Semplici: puntare sui giovani e garantire alternative allo stesso mister, per non ritorvarsi con la coperta corta a stagione in corso. Cosa che in Serie A si paga carissima.

In queste giornate di campionato la SPAL si è permessa il lusso di pareggiare la prima a Roma contro la Lazio e vincere in casa contro l’Udinese. Il tutto condito da tre più che comprensibili battute a vuoto. C’è da star attenti sicuramente, perchè avere avversari sulla carta più deboli, spesso può regalare sorprese poco gradite.

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