NUMERIAMOCI SU – BOLOGNA-NAPOLI: diversi gli azzurri ma non solo…

 

Ritorna l’appuntamento con la rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.

 

La partita in numeri – Il Bologna ha tenuto di più il pallone, rispetto al Napoli, nella metà campo avversaria (44% contro 41%); ha mantenuto un baricentro più alto rispetto agli avversari (53 m contro 48 m); ha recuperato più palloni nella metà campo avversaria (2 contro 0). Il Bologna ha mostrato un atteggiamento aggressivo completamente diverso rispetto a quello del Palermo. Ha pagato, però, la notevole differenza di qualità assoluta dei suoi calciatori, soprattutto in due aspetti: la costruzione fluida del gioco e la lettura di alcune situazioni. Il Bologna ha fatto registrare un’accuratezza nei passaggi inferiore rispetto al Napoli (85% a 87%) e un numero di key passes inferiori (9 a 11). Bologna ha tirato più volte del Napoli verso la porta. Per i rossoblù, 17 conclusioni tentate. Di queste, 10 sono state respinte o sono finite fuori lo specchio della porta. Le altre 7 sono state intercettate da Reina, ad esclusione del tap-in vincente di Torosidis. Ciò che è possibile notare del Napoli è una tendenza non tipica per questa squadra, che altre volte abbiamo visto durante questa stagione. Per gli azzurri, pochissimi cross dagli esterni: appena 9, 5 dei quali ad opera di Ghoulam. Il Napoli ha costruito il 63% del suo gioco nella zona centrale del campo. Sotto, la heatmap.

Anche questo è un adattamento alla contingenza della partita. L’atteggiamento del Bologna, che ha mantenuto una linea difensiva molto alta e una buona aggressività sul portatore di palla, ha reso molto più semplice l’attacco frontale piuttosto che l’esplorazione di zone di campo più strette. Il Napoli ha tirato 14 volte verso la porta: una percentuale di conversione che praticamente non ha eguali in Serie A, su un numero di tiri così elevato, il 50% delle conclusioni sono diventate delle reti, non sono solo finite nello specchio della porta. Se consideriamo anche gli interventi del portiere bolognese su 14 tiri 9 sono entrati nello specchio.

 

I protagonisti – Piotr Zielinski è stato letteralmente straripante: i due assist, le progressioni, l’assoluta qualità nel trattamento del pallone e tre palloni intercettati. Una presenza importante anche in fase difensiva. Altro protagonista in positivo è il capitano Hamsik. La sua è una prestazione assoluta: il calciatore che ha corso di più per il Napoli (12 km), le tre reti, i 78 palloni giocati (primato in campo) le cinque conclusioni tentate verso la porta. E, soprattutto, l’assoluta sensazione di onnipotenza calcistica.

 

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fonte foto: www.whoscored.com

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