Parola-chiave post Napoli-Bologna: doppietta

Dopo ieri ne abbiamo avuto l’ennesima prova, quello di quest’anno è un Napoli che va avanti a doppiette: aspettando quella annunciata da mister Sarri di Gabbiadini, ci godiamo la terza di Milik che quando fa il primo non ne vuole proprio sapere di non mettere dentro anche il secondo e prendersi, di prepotenza, la scena. Prima di lui Callejon e Mertens ma mai questo il Napoli ha chiuso una partita quest’anno senza che uno dei suoi uomini abbia messo il pallone nel sacco due volte nella stessa partita.

Ecco allora che dopo 5 partite tra campionato e Champions, la curiosità si ripete e diventa insistente quasi. Non può dunque che essere DOPPIETTA la parola-chiave di questo Napoli dopo il match contro il Bologna:

D come dimostrazione di forza: quella data ieri a tutti dalla squadra che non si è scomposta dopo il gol del pareggio del Bologna e ha portato a casa bottino pieno nonostante sia reduce dalla non comodissima trasferta di Kiev. Questo grazie alla panchina, finalmente lunghissima non solo davanti. Sono stati 4, infatti, i cambi fatti dal primo minuto rispetto al match di martedì.

O come ovazione: quella che meritano gli azzurri dopo questo inizio di campionato ma chi lo avrebbe detto che dopo 5 partite ci saremmo trovati in testa alla classifica (in attesa di Inter-Juventus) con 4 vittorie ed un pareggio? Nessuno. E la dimostrazione sta nel fatto che ieri al San Paolo non c’era il pubblico delle grandi occasioni quando gli azzurri una standing-ovation per lo spettacolo offerto la meritavano davvero. Siamo certi, però, che il pubblico partenopeo saprà farsi perdonare con gli interessi.

P come Piotr: che dire più su questo ragazzo? Oramai è un titolare di questa squadra e non potrebbe essere altrimenti. Avere anche a centrocampo alternative al livello di chi parte dall’inizio sarà l’arma in più e soprattutto va ricordato un dato che in campo forse non dimostra: è giovane! Ha solo 22 anni e davanti a sè un grande futuro.

P come Pepe: Reina ma che combini? Grande bolide quello di Verdi, vero, ma un portiere come te non può che prenderlo e bloccarlo, quel tiro, con sicurezza per buttare giù ogni speranza degli avversari e per dare ai propri compagni di squadra la certezza di avere ancora il solito portierone tra i pali. Grandi parate prima dell’erroraccio e grandi interventi anche dopo, grazie alla tua personalità e all’amore per questa città ti fai perdonare tutto ma in futuro più attenzione! Abbiamo bisogno del miglior Pepe!

I come ignavo: l’aggettivo più giusto da attribuire a Gabbiadini che ieri ha sciupato un’altra occasione. Ma come Manolo, hai tutto questo talento e lo sprechi così? Ti basterebbe un po’ di personalità in più ed ogni problema di ruolo verrà risolto! Confidiamo presto nella tua doppietta annunciata da Sarri.

E come estro: quello mostrato da Milik soprattutto nel primo dei suoi due gol. Dopo il dato che evidenziava 3 gol di testa su 4, prima di ieri, ecco una doppietta di piede con due reti non banali pronta a smentire quanti dicevano che il polacco era un giocatore abile di testa, sì, ma macchinoso e lacunoso dal punto di vista tecnico. Ieri Arek ha smentito tutti: sa farci di testa ma anche palla a terra con i piedi non scherza!

T come tenacia: quella che ha questo Napoli che quest’anno sa anche cosa vuol dire non arrendersi. In 5 partite solo in una (contro il Palermo) è stato in continuo e tranquillo vantaggio mentre in due gli azzurri hanno dovuto recuperare uno svantaggio (e ci sono riusciti in entrambi i casi, ribaltando il risultato in uno e pareggiando nell’altro), e nelle restanti due hanno subìto il pareggio, dopo essere passati avanti, salvo poi tornare in vantaggio e vincere la partita. Avanti così!

T come Tiki-Taka: dopo ieri la squadra di Sarri ha l’89% di passaggi riusciti, non male! Il maestro di Figline non rinuncerà mai al suo stile di gioco, e su questo è sempre stato molto chiaro.

A come Allan: non si scompone nonostante parta dalla panchina, entra e dimostra al mister che quando serve lui c’è eccome! Il Napoli prende giocatori nel suo stesso ruolo nella sessione estiva di mercato e lui gioca più forte di prima: dovrebbe essere da esempio per chi invece della competitività non ne fa uno stimolo ma un limite.

Articolo precedentePremier League – Mazzarri batte Mourinho grazie a Zuniga
Articolo successivoSky – Albiol verso la permanenza, c’è fiducia per il rinnovo