NUMERIAMOCI SU – Palermo-Napoli: la sorpresa Zielinski e l’incauto De Zerbi

Al via la nuova rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.

In occasione della terza giornata della Serie A, il Napoli ha affrontato il Palermo in trasferta al Barbera. Sarri si presenta con il consueto 4-3-3 al quale il duo De Zerbi-Possanzini risponde con schema analogo seppur con qualche differenza che poi analizzeremo.

Come possiamo notare infatti dalla foto relativa alle formazioni delle due squadre, l’attaccante del 4-3-3 rosanero è Diamanti. Tale scelta è da ricercarsi nella volontà di De Zerbi di non concedere punti di riferimento ai due ottimi centrali difensivi azzurri, magari sfruttando le abilità tecniche dell’italiano per infastidire il centrocampo partenopeo giocando tra le linee (difesa e centrocampo). Il mister rosanero ha avuto rispetto del Napoli schierando la propria formazione di fatto a specchio ma, allo stesso tempo, ha provato a dare imprevedibilità alla manovra cercando il disturbo nella fase di impostazione degli azzurri.

Sarri invece ha optato per qualche cambio rispetto ai soliti undici, soprattutto in vista del match di martedì a Kiev. In difesa Maggio prende il posto di Hysaj, in mediana Zielinski per Allan, e nel trio d’attacco Insigne preferito a Mertens. L’idea tattica però non cambia, squadra volitiva nel creare gioco ed offensiva fin dalle prime battute di gara puntando su un baricentro alto e su reparti molto vicini l’uno con l’altro. 

Da questa immagine possiamo comprendere al meglio quanto dicevamo precedentemente.

Gara che si rivela nei primi 45 minuti estremamente tattica e bloccata, grazie ad un Palermo attento e con le giuste distanze tra i reparti, sempre capace di rimpallare i tentativi offensivi azzurri. A dimostrazione di ciò possiamo citare questi numeri molto eloquenti: palle intercettate (10-5 per il Palermo), palle spazzate via dalla difesa (13-3), tackle tentati (9-7) e palle perse (9-12).

Insomma, tutto meno che un “allenamento” per il Napoli, incapace di dare velocità al palleggio in mediana, nonostante la buona gamba, e poco incisivo sulle fasce. Novità infatti del sistema di gioco di Sarri in questa stagione è portare gli esterni alti (ieri Insigne e Callejon) a tagliare verso il centro per spalleggiare l’attaccante (ieri Milik) portandoli così maggiormente al tiro oltre a poter finalizzare l’azione  da “trequartisti”. 

De Zerbi oltre alla scelta Diamanti, precedentemente analizzata, sceglie di far giocare in fascia destra Embalo. Quest’ultimo non convince perché l’intento di tale scelta era quello di limitare l’incedere di Ghoulam e Insigne, mai però disturbati più di tanto in assenza della giusta aggressività dell’esterno rosanero. Questa considerazione induce De Zerbi nella ripresa a valutare un cambio, che poi si rivelerà fatale per il Palermo.

L’errore di De Zerbi – Dicevamo appunto del cambio dell’ex Napoli che ha spianato la strada agli azzurri. Embalo pur non offrendo la richiesta spinta offensiva, garantiva un ordine tattico stravolto una volta uscito per lasciare spazio a Nestorovski, punta centrale che nelle idee di De Zerbi avrebbe dovuto movimentare il gioco offensivo. Così non è nei fatti perché per fare spazio alla punta, Diamanti è stato costretto a cambiare zona di pertinenza andando in fascia, ruolo che non è nelle corde del fantasista italiano. La mossa tattica sbagliata e la condizione fisica che con il passare dei minuti è calata, ha condotto il Palermo a far acqua subendo proprio dalla fascia destra dove si era spostato Diamanti le incursioni piratesche di Ghoulam e della catena mancina del Napoli, da cui sono arrivati due dei tre gol della squadra di Sarri.

Zielinski, la sorpresa – Su tutti è proprio il polacco a sorprendere. I movimenti di Insigne e Callejon sono ormai collaudati, anche se ora prevedono anche l’accentramento nella fase di possesso, permettendo così ai terzini di avanzare e creare superiorità numerica lungo le corsie d’attacco. Tale movimento permette di affiancare al meglio la la punta centrale proponendosi anche in chiave goal. Non sono un caso i quattro centri di Callejon e i due di Mertens. Ma ruolo ancora più importante è quello dei due mediani (Jorginho e Zielinski) poiché hanno il ruolo di determinare il gioco di manovra aprendolo in fascia o convergendolo al centro in modo sapiente. Zielinski ad esempio nella prima frazione non é riuscito ad incidere in modo costruttivo pur essendo abile in fase di interdizione. Nella ripresa invece è stato il protagonista del cambio di marcia azzurro. Cambio spinto da un baricentro e raggio di azione più alto che gli ha permesso un fraseggio più profondo ed incisivo, evidenziato con prorompenza da discese centrali tese ad aprire letteralmente in due la linea mediana rosanero, come ad esempio in occasione del terzo goal partenopeo. Zielinski si è subito evidenziato come autentico motorino di qualità di Sarri, non a caso brilla nella classifica dei più veloci tra gli azzurri in campo ieri. Gamba e quantità, qualità e velocità di pensiero hanno caratterizzato la gara del polacco, su tutti il più decisivo nel cambio di marcia del secondo tempo. Il 4-3-3 è un modulo di grande sacrifico, nel quale occorre dinamismo e gamba rapida. I due esterni alti devono essere abili in fase passiva a dare copertura alleggerendo il lavoro dei tre centrali di centrocampo, potendo quindi andare in marcatura facendo densità. I mediani invece debbono avere la qualità di scivolare con maestria in una sorta di elastico tra la propria metà campo e quella dell’avversario. Il gioco nasce centralmente – ecco la necessaria qualità dei mediani – per poi espandersi lungo le corsie laterali ed esplodere attraverso tagli e diagonali rapide a disorientare gli equilibri difensivi dell’avversario. Ecco motivata la prestazione importante di Zielinski nella ripresa che ha avuto il merito e la qualità di interpretare al massimo il ruolo di mediano di interdizione e di costruzione di un 4-3-3.

Jorginho, il solito moto perpetuo – Solo la nazionale sembra non accorgersi di lui ma l’Italio-brasiliano incanta e delizia. Da subito in partita, ammalia per la qualità di muovere la palla ed essere perno di movimento della mediana. I suoi numeri sono eloquenti e sommati a quelli di Zielinski spiegano il passivo di fine partita. 


Jorginho ha percorso infatti oltre 11km e Zielinski è tra i più veloci della squadra, così come si può apprezzare dal grafico. Non a a caso proprio da questi giocatori sono nati i goal decisivi per la vittoria.

La sintesi – Il Napoli apprezzato a Palermo è stato di certo di buona fattura. La squadra rispetto alle prime uscite risulta essere più tonico e vivace così come viene evidenziato anche dai numeri. Stesso discorso vale anche per la condizione fisica, in netta crescita. Il Napoli in ottima condizione fisica può dare fastidio a qualunque avversario potendo contare su un alto tasso di dinamismo e qualità dei propri interpreti. 

L’annotazione finale – Ricercare dagli esterni alti l’accentramento è senza dubbio una scelta vincente, avendo il Napoli giocatori abili al tiro dalla lunga e media distanza, ma forzare eccessivamente tale giocata tende ad indebolire la manovra d’attacco. Quest’ultima infatti divienene “monca” perché rischia di imbottigliarsi nella fase centrale difensiva degli avversari, come stava accadendo difatti ieri. Aprire il gioco con più costanza sulle corsie attraverso le sovrapposizioni dei terzini permette di avvolgere al meglio la difesa avversaria, aprendola ad uso e consumo della punta centrale di turno. Non a caso alcuni dei pericoli maggiori per il Palermo sono arrivati proprio dalle fasce. Su tutti il terzo goal di Callejon, raggiunto da un cross di Insigne a scavalcare ed aggirare tutta la linea difensiva rosanero.

Ad ogni modo gli indizi sono buoni e fanno presagire ad un campionato divertente ed innaffiato da un sano calcio champagne. Sarà per noi un piacere e speriamo anche  per voi, analizzare insieme le partite del nostro Napoli, godendo sia del bel gioco che dei tre punti a fine partita.

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fonte immagini: www.legaseriea.it

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