RUBRICA – Napoli come Troisi: ricomincia da tre!

Tre è il numero dei punti che separa il Napoli dalla Juve, tre sono le partite di campionato in cui non si vince, tre sono i gol segnati nell’ultimo mese da Higuaìn, che ieri ha ritrovato la verve da grande attaccante. Insomma, sembra quasi scontato che la squadra di Sarri debba ricominciare in tal modo, come Massimo Troisi, nel suo più famoso film, decise di fare dopo un periodo negativo.

Tre sono i motivi, dunque, anche per gli azzurri di non dimenticare quanto di buono fatto finora, continuando ad esprimere uno dei giochi più belli d’Italia, avendone avuto ulteriore conferma ieri contro la Fiorentina talché è riuscita, in un campo ostico come quello del Franchi, ad imporre il proprio biglietto da visita, in particolare nel secondo tempo. Sognare e segnare per battere nuovi record, questa è la missione personale del Pipita dopo due anni non facilissimi all’ombra del Vesuvio. A lui che tutto è concesso dall’allenatore, per far sì che il suo immenso talento possa esprimersi in maniera libera e funzionale.

Un ultimo, ma altrettanto importante motivo, è che il desiderio del terzo scudetto (ed ancora una volta si ritrova il numero perfetto per tradizione) non è per niente scemato, ed anzi gli stessi sostenitori presenti nella città toscana, alla fine della gara hanno incitato i loro beniamini affinché non mollino e combattano fino alla fine per l’unico obiettivo concreto rimasto a disposizione.

Come Troisi, stanco della routine in cui la sua vita si stava versando (il caso volle che proprio a Firenze iniziò a cambiar rotta la sua noiosa esistenza), così gli azzurri hanno tutte le possibilità di poter stravolgere le carte in tavola e rendere meno prevedibile questa, seppur emozionante, stagione. E se è vero che il calcio non è un film, talvolta l’imprevedibilità di questo sport ci avvicina alla più bella pellicola mai vista.

Massimo, grazie alla sua semplice genialità, vinse ben due il David di Donatello per miglior film e miglior attore, al Napoli di grandi protagonisti e di sceneggiatori che mettono in pratica il lavoro e le esperienze non mancano.

Per trionfare, dunque, non basta semplicemente avere  i più grandi interpreti di Hollywood o un fatturato da capogiro, la vera ricchezza è quella che forma una squadra, infatti la sinergia che accomuna gli attori e i giocatori è più simile di quanto si pensi. E se non sarà un finale da Oscar, almeno la sconfitta dovrà essere  da red carpet…

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