Voce ai tifosi è una rubrica di Mondo Napoli, ideata per permettere ai tifosi di raccontare la propria passione e di esprimere le proprie considerazioni.
Nona tappa: Logroño. In esclusiva, ai nostri microfoni, è intervenuto David Ijalba Tobalina, fondatore del Club Napoli Logroño.
Club Napoli Logroño, come e quando è nato?
“Sono spagnolo. La mia passione per i colori azzurri è nata dopo tre anni vissuti a Eboli, dove grazie ad amici è stato possibile conoscere il Napoli da vicino, al punto di andare tutte le domeniche al San Paolo per ben due anni e mezzo. Questa “malattia” per il Napoli, che inizialmente era soltanto ammirazione per il calcio e per varie squadre di serie A, è stata creata dalla magia dello stadio, dalla mentalità della tifoseria e dalla passione della città.
Per motivi di lavoro, ho dovuto lasciare Salerno per tornare in Spagna. Ma nonostante tutto ho continuato a seguire la squadra e dopo aver condiviso con diversi amici e conoscenti l’amore per il Napoli, sentendo anche il bisogno di avere informazioni ed un punto di incontro per vedere le partite, è nato il Club Napoli Logroño alla fine dell’anno 2012″.
C’è qualche aneddoto o curiosità da raccontare sul vostro Club?
“Nel club, non ci sono italiani “veri”, siamo soltanto spagnoli affascinati dal Napoli. Ma ci sono cari amici da Eboli, Castel San Giorgio e Siano che ci seguono da vicino, abbiamo fatto delle trasferte insieme ed anche partite casalinghe. Purtroppo la lontananza non ci permette di fare numerosi viaggi, nemmeno di andare tante volte al San Paolo. Come aneddoti possiamo raccontarne diversi:nella sfida di Champions contro il Villarreal eravamo noi sicuramente gli unici spagnoli a tifare Napoli al San Paolo; anche la trasferta due anni fa a San Siro; oppure la finale di Coppa Italia vissuta a Roma. Anche quando giochiamo le partitelle con gli amici oppure campionati amatoriali scendiamo in campo con la divisa azzurra ed il nome del club; e, infine, la nostra ultima trasferta a Bologna. Vorrei approfittare per ringraziare tutti quelli che aiutano sempre il club: Sergio e Carmine per la gestione ed il sostegno, Roberta per sopportarmi ed accompagnarmi sempre, Gaetano per essere sempre a disposizione, Carlo, Tony e Emmanuel per portarmi tante volte al San Paolo. E, infine, devo ringraziare il bar “Suppli”che ci permette di vedere le partite”.
Come giudica l’operato di Sarri?
“Sarri è un operaio del calcio, uno che lavora e capisce, uno che prima di fare il capo è stato tanti anni a lavorare come uno qualsiasi, per questo ci piace. Poi, a nostro parere questo Napoli gioca benissimo a calcio, magari un pochettino più di cattiveria ed una rosa più competitiva e si potrebbe parlare di scudetto. Fino ad adesso la squadra gioca e si muove bene, vince e lo fa dando spettacolo, quindi possiamo dire che siamo felici di questa scelta. Poi a titolo personale, voglio rimarcare il ritorno di Reina, un fuoriclasse. Lavora tanto e ci da un plus in campo, che ci mancava, ma sopratutto ci offre una guida nello spogliatoio. Lui é stato un uomo chiave nel modo di fare e ha fatto diventare questo Napoli una vera squadra. Ha capito la città, la gente, sente quello che sentono i napoletani, vive per il calcio come i napoletani ed è voluto fortemente tornare per quello che lui e la sua famiglia sentivano per la città e la gente; la stessa cosa è capitata a me: un amore e una passione per una città e una gente che non è la tua”.
Quali potrebbero essere gli obiettivi di questa stagione?
“Gli obiettivi per questa stagione è sempre la partita prossima e basta. Fare conti e speculare non serve a nulla. Non abbiamo una rosa pesante per potere lottare a lungo in campionato, coppa ed Europa League, dobbiamo essere sinceri in questo. Basta giocare ogni partita come se fosse una finale e non risparmiarsi, poi, se la cosa va bene vedremo. Se dovessi mettere un meta, a me basterebbe arrivare a fine stagione con la possibilità di lottare per tutto, sebbene qualificarsi per la Champions già sarebbe una bella cosa. Se in più può esserci la Coppa molto meglio. Diciamo che l’Europa League sarebbe il massimo perché ci darebbe riconoscimento a livello europeo”.
Ecco alcune foto del membri club:
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