Peggior calciatore azzurro 2015: al primo posto…

Con l’arrivo del 2016 arriva anche la fine della nostre brevi rubriche (che ci auguriamo vi abbiano tenuto compagnia durante questi giorni di festa) sui tre migliori e i tre peggiori calciatori azzurri dell’anno che ci ha appena salutato. In attesa di scoprire chi è il migliore, iniziamo a svelarvi chi, secondo noi, è il calciatore che meno di tutti ha fatto bene in azzurro.

Dopo Rafael Cabral e Britos, rispettivamente al terzo e al secondo posto, merita per noi il titolo di “peggiore” Jonathan De Guzman. Potrebbe sembrare, per alcuni aspetti, una scelta impopolare, ma proveremo a motivarla.

L’olandese, arrivato all’ombra del Vesuvio nell’agosto del 2014, aveva iniziato nel migliore dei modi la sua avventura azzurra segnando nella prima gara di campionato il gol vittoria sul campo del Genoa e continuando con discrete prestazioni e dimostrando di avere una buona confidenza con la porta (3 gol in Europa League, tutti nella gara interna con lo Young Boys e altri 2 in campionato dopo quello di Genoa, con Cagliari e Empoli). Insomma un buon rinforzo che lasciava ben sperare per il 2015 appunto.

Purtroppo però De Guzman non mantiene le aspettative, anzi le delude pienamente e con l’inizio del 2015 coincide anche l’inizio della sua parabola discendente. L’ex Swansea e Villareal conferma le impressioni di chi aveva visto in lui un calciatore mediocre che nulla dava e nulla toglieva alla squadra. De Guzman però qualcosa toglie agli azzurri: Benitez, infatti, troppo spesso lo schiera in campo al posto di Hamsik principalmente, ma anche di Mertens (quando Insigne era fermo per infortunio), insomma calciatori di tutt’altra caratura. Le prestazioni di De Guzman, da gennaio fino al termine della stagione, sono una la fotocopia dell’altra: quasi tutte sbiadite, quasi tutte caratterizzate da errori banali, principalmente in fase di costruzione di gioco.

Con la fine della stagione e la partenza di Benitez (che era stato il principale motivo dell’arrivo di De Guzman) la posizione dell’olandese cambia radicalmente. Sarri ci mette poco a capire che il calciatore non rientra nei suoi piani tecnico tattici e così si opta per la cessione, una cessione che però non ci sarà. De Guzman crea non pochi problemi al ds azzurro Giuntoli che si trova difronte a un muro di gomma: nonostante le diverse offerte, infatti, il calciatore olandese rifiuta qualsiasi destinazione e lo fa in modo poco professionale, ovvero senza preavviso, senza spiegare le proprie ragioni. Al termine del mercato estivo, dopo l’ennesimo rifiuto arrivato quando tutto sembrava già pronto per il trasferimento, Giuntoli e De Guzman arrivano alle mani in quel di Castel Volturno, sarà necessario l’intervento di Zuniga per dividerli. Da allora il calciatore è rimasto ai margini della rosa e, a questo punto, con l’apertura della finestra di mercato invernale è inevitabile la cessione dell’olandese che probabilmente ricorderà Napoli come un’avventura finita male, nonostante fosse iniziata nel migliore dei modi.

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