Francesco Moser, una delle stelle del ciclismo italiano, è a Castel Caldes in Val di Sole come testimonial della mostra «Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli» e ha colto l’occasione per rilasciare alcune dichiarazioni al Mattino: “Una volta Maradona mi chiese: ma si fa molta fatica ad andare in bici? Io gli dissi che a volte per cinque o sei ore non c’è un attimo di respiro. E lui disse non fa proprio per me. Fa un certo effetto sentirselo dire. Gli regalarono una mia bici, ma credo che avesse paura di andarci. Si appoggiava a chiunque, mi mandarono la foto e io la tengo conservata ancora nel mio telefonino tra le cose preziose. Non so che fine abbia fatto quella bicicletta. So solo che mica era così convinto di poterci andare. Credo che avesse paura di cadere. Fece qualche pedalata e poi l’appoggiò al muro. Io a Diego l’ho incrociato spesso anche nei programmi televisivi di quegli anni. Non so quanto fosse affascinato dal Giro o dal Tour ma mi faceva sempre tante domande che nascondevano la sua voglia di sapere, di approfondire”.
Nel ritiro del Napoli quest’anno ci andrà? – “No, ci sono stato solo una volta quando c’era Sarri che era un grande tifoso e che quella sera mi fece parlare anche con suo padre, Almerigo, che pure era stato un discreto ciclista a cavallo degli anni 50. Mi ha chiamato per il compleanno. Credo che la Lazio con lui abbia fatto un bel passo in avanti, in ogni caso Maurizio resta uno dei miei preferiti”.
Spalletti lo conoscerà? – “È un toscano che pure produce tanto vino come ne produco io mi dicono… volevo andare una volta nella sua azienda vicino Firenze, mi ci volevano portare degli amici in comune. In realtà, ci fosse stato un po’ più di tempo gli avrei mostrato volentieri le mie vigne che stanno giù a Trento”.
Le piace come allenatore? – “Beh, quelli autorevoli e con carattere come lui non fanno bene solo al Napoli ma anche a tutto il calcio”.