CorrSport: Meret ha preso a pugni i pregiudizi, ecco perché dicevano fosse un predestinato

Anche stasera, a causa dell’assenza di Ospina, sarà Alex Meret a difendere la porta del Napoli a Granada. Il numero uno azzurro è reduce da una grande prestazione contro la Juventus, e vorrà ripetersi per mettere in difficoltà Gattuso.

Ne ha scritto oggi Il Corriere dello Sport:

Ormai, sembrava che la porta gli fosse stata chiusa in faccia: poi a un certo punto, non l’ha deciso nessuno se non il destino, come quando a scuola suonava la campanella, Alex Meret ha intuito che stava accadendo qualcosa, la cosiddetta sliding door. Ci sono uomini che sembrano bambini o adolescenti e invece dietro quella maschera assai giovanile nascondono carattere e personalità: dopo cinque panchine, incurante di doversi andare a sistemare di fronte a Cristiano Ronaldo e alla Vecchia Signora, Meret si è messo i guanti ed ha preso a pugni i pregiudizi, con una serie di capolavori da lasciare senza fiato. […] Ha fatto varie cose, soprattutto quella che gli riesce meglio, sin da quando dicevano che fosse un predestinato: parare, e in che modo”.

Anche se il ruolo di titolare potrebbe essere solo temporaneo, spiega Il Corriere dello Sport:

Ora è di nuovo il, titolare, sa bene che rischia di essere una investitura temporanea perché Ospina tra un po’ sarà pronto: ma intanto può prendersi l’area di rigore, sentirla sua, trasmettere quel senso di sicurezza che stranamente non si è colto, anche se in giro s’è percepito. In fin dei conti non dipende da lui e ci sta che un allenatore preferisca una impostazione tecnica diversa, nonostante venticinque milioni di investimento che sono rimasti a giacere in panchina. La nuova sfida può dirsi avviata, ovviamente senza rancore”.

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