Il Mattino: “Serve una notte da vero Napoli”

L’edizione odierna de ‘Il Mattino‘ di Napoli titola così all’apertura della voce sport sul proprio giornale.
Quando mancano poche ore ad una delle partite più importanti ed affascinanti della stagione di questo Napoli, ecco la presentazione che ne fa il quotidiano:

Sfide come queste sono tagliate su misura per Carlo Ancelotti,
sono il suo pane, lui che la Champions League l’ha vinta tre volte e una delle
due con il suo vecchio Milan in finale proprio contro il Liverpool nel 2007
vendicando la clamorosa sconfitta di due anni prima a Istanbul con i rossoneri
in vantaggio 3-0 e poi sconfitti ai calci di rigore. Più recente il tonfo in
amichevole con il suo Napoli a Dublino in un’amichevole precampionato, 5-0 per
la squadra di Klopp.
«Quella partita ci ha insegnato tante cose, innanzitutto come non giocare
contro il Liverpool, quel tipo di strategia non sarà attuato. E’ stata un po’
una forzatura, si trattava di un’amichevole e per noi era inutile focalizzarsi
troppo sull’avversario».
Dopo il ko con la Juve con che convinzione affrontate il Liverpool?
«Con la convinzione che dovremo fare cose che abbiamo attuato a Torino in alcune fasi della partita con la Juve mettendoci nelle condizione di giocare
come volevamo noi. L’aspetto da migliorare è la gestione dei momenti di
difficoltà perché non potremo avere il controllo totale del gioco».
Contro il Liverpool è la seconda partita di Champions e potrà già essere
decisiva: qual è il giocatore che teme di più tra quelli di Klopp?
«Il Liverpool non ha solo un giocatore forte nel reparto offensivo ed è molto
pericoloso soprattutto in contropiede. Vogliamo attaccare per vincere la
partita ma è molto importante anche il controllo. La gara è molto importante ma
non decisiva: dovremo cercare di portare a casa tre punti dopo i due persi con
la Stella Rossa».
Finora ha cambiato molto, lo farà anche conto il Liverpool?
«Sì, ho cambiato molto in questa prima parte e modificherò probabilmente ancora
qualcosa. Quello che non varia è il nostro modo di giocare che sarà sempre lo
stesso».
Che ne pensa dell’inizio di stagione del Liverpool?
«Una squadra che è migliorata parecchio: l’anno scorso è riuscita ad arrivare
in finale di Champions e ora sta giocando con continuità. Sono in un’ottima
condizione fisica e grazie a questa il Liverpool, uno dei top team in Europa,
riesce ad affrontare al meglio queste partite».
Salah non è al massimo, lei come lo vede in questo momento?
«Non saprei se al momento è al settanta o all’ottanta per cento, questo non
cambia il fatto che ha grande qualità ed è sempre molto pericoloso».
Su cosa baserà le sue scelte di formazione?
«Le scelte sono legate alla condizione, sarà una partita ad alta intensità che
ci verrà imposta: da un punto di vista fisico siamo pronti e lo abbiamo
dimostrato contro la Juve giocando in dieci senza problemi. Dobbiamo avere
capacità, coraggio e personalità di mettere in pratica quello che prepariamo
perché penso che potremo creare al Livepool delle difficoltà. Ma bisogna
attaccare in maniera intelligente perché altrimenti loro ti fanno male».
Klopp che tipo di avversario è?
«Difficile, è un amico, un allenatore che ha grande esperienza: le sue squadre
hanno sempre una chiara identità, sono molto dinamiche e aggressive in fase
difensiva e verticalizza molto in fase d’attacco».
Cosa è successo a Torino dopo i primi venti minuti e quando poi siete rimasti
in dieci?
«Abbiamo iniziato bene con la pressione alta, limitando la Juve, poi ci siamo
intimoriti un po’ e ci siamo abbassati, le nostre qualità sono rispuntate in
dieci quando tutto sembrava perso».
Il Napoli dovrà ripartire dalla prima parte della sfida di Torino?
«Sì, mentalmente dobbiamo partire da lì: sarà importante l’aspetto psicologico,
giochiamo in casa e sappiamo che tipo di aiuto ci potranno dare i tifosi. La
partita sarà determinata dalla capacità di imporre la nostra strategia, non
sarà facile ma quella è la chiave e noi abbiamo tanta fiducia perché sappiamo
quello che possiamo fare e lo faremo».
Come fa a mantenersi un leader calmo dopo una partita contro la Juve e prima
del Liverpool?
«Dopo la partita non ero tanto calmo, poi si spegne l’interruttore e si pensa
alla Champions League e a questa fantastica partita contro una grande squadra e
in un bellissimo ambiente. Queste sono sfide affascinanti, allenatori e
giocatori viviamo per questo: bisognerà affrontare la gara con spensieratezza».
Quale è la cosa che il Napoli dovrà fare e quello che non dovrà fare?
«Quello che dobbiamo fare è giocare con equilibrio, quello da non fare è invece
giocare senza equilibrio».

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