Parole da capitano, quelle di Hamsik: “I nostri grandi tifosi non meritano tutto questo”

Scusa, Napoli. “Perché i nostri grandi tifosi non meritano tutto questo“. In piedi: parole di capitano vero, quelle di Marek Hamsik. Parole che non appartengono al calcese e neanche al politichese, e che anzi, senza mezzi termini, mettono gli azzurri di fronte alle proprie responsabilità al cospetto del popolo deluso, amareggiato e fin troppo gelido per essere vero. Proprio come l’inizio di stagione del Napoli: “E ora, battiamo il Sassuolo e rialziamo la testa“. E la cresta.

PIEDE SBAGLIATO. E allora, il discorso del re di Slovacchia. Un j’Accuse online, diffuso attraverso il sito web ufficiale personale, che non ammette repliche e che, nell’ordine, rifiuta seccamente: alibi, diplomazia e formule tipiche dei momenti di crisi. Al diavolo il fioretto e via di sciabola: “Fallisce il Napoli”. L’apertura del resoconto in stile giornalistico del 3-3 con il Palermo, pubblicato ieri in rete, è proprio questa. E a seguire, le parole di Hamsik: “In questa nuova stagione abbiamo cominciato il campionato con il piede sbagliato: finora, dopo quattro giornate, abbiamo collezionato soltanto quattro punti“. Neanche una grinza. Soprattutto se, con tutto il rispetto possibile, gli avversari affrontati in serie sono Genoa (unica vittoria); Chievo (ko al San Paolo); Udinese (ko in trasferta); Palermo (pareggio al San Paolo). No, non possono essere loro, a complicare la vita di una squadra che aspira allo scudetto.

PERDONATECI. Prologo nudo e crudo e poi una frase che racchiude tutta la consapevolezza e la responsabilità di Hamsik. Il capitano e dunque portavoce del Napoli: «Quattro punti sono pochi. E i nostri grandi tifosi non lo meritano: abbiamo bisogno di migliorare. E credo che il modo migliore sia vincere con il Sassuolo». Gente, questo è parlare: apprezzabili davvero, i concetti di Hamsik. Encomiabili la sua onestà e la sincerità. Tra l’altro, il tutto suona un po’ come appello. Una cosa del tipo: cara Napoli, sappiamo di non aver brillato ma ce la stiamo mettendo tutta. E tutto sarebbe molto più facile se, già alla prossima con il Torino, il San Paolo tornasse a tremare di sostegno e passione.

ANNIVERSARIO AMARO. Hanno fatto male, i 18mila del mercoledì con il Palermo; ed è soprattutto il clima gelido esploso molto prima dell’inverno, ad aver colpito la squadra. Hamsik e compagni, però, sanno perfettamente che “quattro punti sono pochi” e poi di aver “bisogno di migliorare”. E anche Marek, tra l’altro, è a caccia di gloria personale dopo un periodo decisamente sfortunato che lo tiene fermo a quota zero (gol) in campionato: traversa piena con lo Sparta e traversa scheggiata con il Palermo. Un legno piantato nel cuore di un anniversario molto prestigioso: quella giocata mercoledì a Fuorigrotta con i rosanero, infatti, è stata la partita numero 250 del capitano azzurro in Serie A. Per la precisione, Hamsik esordì nell’olimpo d’Italia con la maglia del Brescia, a Verona con il Chievo, il 30 marzo 2005: le altre 249, invece, sono tutte made in Naples.

IN PISTA . Domani, nell’anticipo delle 12.30 in programma a Reggio Emilia con il Sassuolo, lo slovacco farà 251 dal primo minuto: toccherà ancora a lui, infatti, sostenere Higuain insieme con Insigne e Callejon nel tris di trequarti. E, soprattutto, toccherà a lui guidare la squadra fuori dal tunnel da vero capitano: “Una vittoria è il modo migliore per riuscirci“. Sarebbe davvero un ottimo inizio.

Fonte: Corriere dello Sport

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