Home Rassegna Stampa Parla Antonella Leardi: “La verità salterà fuori”

Parla Antonella Leardi: “La verità salterà fuori”

Un abbraccio.Un gesto veloce ma intenso, al quale non si è sottratta Antonella Leardi. La madre di Ciro Esposito, che ieri era a Roma in occasione dell’udienza dell’incidente probatorio (poi rinviato al 3 ottobre), commenta così l’incontro con uno dei difensori di Daniele De Santis – l’avvocato Tommaso Politi – e quell’abbraccio che alla fine ha sciolto una inevitabile tensione: «Sì, ho risposto a quel gesto spontaneamente, e non ci trovo niente di strano perché io sono una credente e non conosco né i sentimenti di rancore e tanto meno quelli di vendetta».

Oggi dall’udienza di Romaci si aspettava, finalmente,un momento di verità su tutta questa vicenda.Invece l’incidente probatorio è stato rinviato.È delusa?«No.E se devo essere sincera avevo questo presentimento,me lo sentivo che sarebbe saltato tutto. Un viaggio inutile da Napoli? Beh ne abbiamo fatti tanti,non importa…».

A quasi cinque mesi di distanza da quel 3 maggio si susseguono i colpi di scena.In questa indagine si aggiungono di continuo nuovi elementi.Che cosa ne pensa?«Non so che dire. Voglio solo continuare a credere nella giustizia e penso che sia giusto dare tempo al tempo.Sono sicura che alla fine la verità verrà fuori.
Bisogna solo attendere.Certo,molte cose sono state anche travisate, e credo che in questo ci sia anche qualche responsabilità da parte dei mezzi d’informazione:a volte si dice una cosa e se ne aggiungono quattro, e questa non è una cosa né bella né giusta».

Adesso è spuntata anche l’ipotesi delle coltellate sferrate a DeSantis…«Posso immaginare che questa cosa sia stata tirata fuori dai difensori di de Santis,ognuno si appende a qualcosa pur di salvarsi. Io so solo che anche se ci vorrà ancora tanto tempo,la verità verrà fuori. Il mio impegno,oggi, si trasforma in una battaglia di verità e di civiltà per tutti: la persona che amavo ormai non c’è più,ma io voglio che quello che è successo a mio figlio non si ripeta più,mai più».

Fonte: Il Mattino

Exit mobile version