De Laurentiis: “Ho investito tanto per il Napoli e continuerò a farlo, anche per lo stadio. Reina? Vi spiego il vero motivo per cui non è rimasto. Sul ritiro…

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a Radio Goal, trasmissione in onda sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, e ha affrontato diversi temi.

Riguardo l’ Europa League: “Sarà una sfida molto importante. Il campionato tedesco sta crescendo in maniera fortissima e il Wolfsburg è la seconda squadra in classifica. I miei amici della Volkswagen sono i proprietari e sono stati sponsor del Napoli per un paio d’anni. Sarà divertente vederci contrapposti in questa sfida. Avremo il vantaggio di giocare il ritorno in casaI tifosi vogliono vincere sempre tutto e subito. Io faccio un discorso di maggiore tranquillità. Si parla a vanvera quando si dice che non si è investito quest’estate, ma voglio ricordare i 98 milioni di euro investiti l’anno precedente: farlo tutti gli anni significherebbe tornare in Serie C. Un conto è sognare, un altro è la realtà dei fatti.”

Su Reina: “Quando gli abbiamo offerto un compenso cospicuo per rinnovare a Napoli, lui ha accettato un compenso maggiore offerto dal Bayern Monaco, col quale non possiamo competere perché ha un fatturato tre volte e mezzo superiore. Reina aveva anche un problema familiare: la moglie, per quello che ci ha comunicato, non voleva stare a Napoli. Se compro un portiere brasiliano giovane come Rafael, da far crescere, prima o poi va fatto giocare per permettergli di dimostrare quanto vale”.

Sullo stadio: “Faremo un grosso investimento nello stadio, con i miei soldi personali. Dovrò dedicarmi un paio d’anni allo stadio, dovrò rinunciare a mettere un paio di firme per occuparmene personalmente“.

Sul Ritiro punitivo: “La mia non è stata una decisione punitiva. La punizione non è un mio concetto culturale. Il ritiro serve a creare concentrazione: Napoli è una città bellissima, con attrattive che possono creare appeal e distrazione. Quando un calciatore finisce l’allenamento e ha tutta una giornata davanti, può anche distrarsi. E distrarsi significa anche guardare le vetrina con la propria moglie, o immergersi in una sincopata partita ai videogames. Quello che ho voluto dire con questo ritiro è che da ora in poi ci vorrà la massima concentrazioneStare tutti insieme permette di creare una compattezza, un collante, che non si può creare restando a casa con le proprie fidanzate o mogli. E’ necessario quando si gioca ogni tre giorni”.

Continuando sulla scelta del ritiro: “Certe decisioni spettano a me, l’ho presa quando mi sono reso conto che nonostante avessimo l’attacco più forte d’Italia, o uno dei più forti, continuavano ad esserci defaillance in difesa. Qualcosa non andava e per ritrovare entusiasmo, verve, bisogna stare insieme per confrontarsi l’un l’altro. Bisogna ricompattare il gruppo, ma non devo farlo io, Bigon o Benitez: devono essere i calciatori, deve ripartire qualcosa dall’interno del gruppo. Devono essere i calciatori a ritrovare l’entusiasmo delle grandi vittorie“.

De Laurentiis poi rivela: “Sono in Lega a lavorare e stiamo cercando di verificare se la prima di campionato dell’anno prossimo, Sky permettendo, ce la giocheremo in dieci città del mondo diverse, per portare l’Italia calcistica nel mondo. Si è pensati a Londra, New York, Parigi, Giacarta, Shangai, Pechino

La proposta per i tifosi: “Invitiamo i tifosi del Napoli a Castel Volturno e vediamo chi cucina la pizza migliore: chi vince avrà dieci abbonamenti in regalo. Vediamo se la Curva A e la Curva B ci sono“.

 

 

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